«Se brucia un bosco di notte non ci sono squadre per domarlo». A lanciare l’allarme è Tonino Russo, segretario della Flai Cgil di Palermo, che oggi è sceso in piazza con migliaia di forestali per la manifestazione unitaria indetta da Flai, Fai e Uila, alla quale hanno partecipato tantissimi lavoratori palermitani. «L’accordo che ha tagliato il 20 per cento dei lavoratori dell’antincendio – spiega – ha lasciato scoperte le notti. Le squadre non sono complete e se scoppia un incendio il servizio antincendio notturno non è previsto».
I lavoratori dell’antincendio, a Palermo ridimensionati in 1.200 unità (prima del taglio erano 1.500), sono stati chiamati al lavoro questa mattina. L’accordo che ha ridotto il continente antincendio del 20 per cento per fare economie è contestato anche perché la necessità del taglio è stata, calcolano i sindacati, superata dal ritardo di un mese e mezzo con il quale sta partendo l’attività. L’antincendio, al momento, è coperto solo per circa 57 giornate. Vanno recuperate nel bilancio della Regione le risorse necessarie per garantire fino al 15 di ottobre e le ulteriori risorse per raggiungere le 101 giornate: i 101isti, 3.200 in tutta la Sicilia, erano stati sospesi dopo aver fatto 18 giornate di lavoro.
E mancano pure le risorse per coprire la differenza delle giornate non ancora effettuate dai 151isti, che si sono fermati a circa 50 di giornate di lavoro svolte. Per la provincia di Palermo, ancora, mancano le risorse per circa 3 mila 78isti, che ancora non hanno svolto nemmeno una giornata di lavoro. E mancano ancora circa 100 milioni di euro per tutta la Sicilia per i lavori della manutenzione. «Chiediamo l’impegno del governo e dell’Ars a trovare tutte le risorse finanziarie necessarie al comparto nell’interesse del bosco e a garanzia dei livelli occupazionali – dichiarano i segretari di Flai, Fai e Uila Tonino Russo, Adolfo Siotti e Giuseppe La Bua -. Chiediamo l’immediato avviamento di tutti i lavoratori compresi i 78isti per la realizzazione di tutti i viali parafuoco e per il presidio del territorio boschivo».
Ma i sindacati rivendicano anche «l’impiego immediato nell’antincendio dei lavoratori rimasti fuori dall’immotivata riduzione del 20 per cento che penalizza i lavoratori e che sta causando gravissimi problemi organizzativi. E la ripresa dell’attività per i lavoratori 101nisti e 151nisti della manutenzione».
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