Messina, più poteri e risorse alle circoscrizioni Il 30 per cento del bilancio alle manutenzioni

Consultare i consigli di quartiere prima delle delibere dei bilanci e degli atti di loro competenza, possibilità di un delegato di partecipare alle sedute dell’esecutivo, rapporti diretti con i dipartimenti, un bilancio per ogni singola Circoscrizione. Sono queste alcune delle novità contenute nel documento sul decentramento amministrativo varato, con delibera dello scorso 23 aprile, dalla giunta del Comune di Messina.

Il provvedimento, siglato con parere favorevole dalla dirigente Letteria Santa Pollicino, prende spunto dal regolamento approvato in consiglio comunale il 9 marzo 2005 e dà mandato all’assessore alle Politiche finanziarie, Guido Signorino, di valutare la possibilità di istituire nel documento economico di previsione 2015 dell’ente e in quelli successivi «un capitolo di bilancio per ciascuna circoscrizione per spese relative a servizi e un capitolo per ciascuna per spese relative a lavori».

Nel merito, una deliberazione di giunta del 29 agosto 2011, rimasta fino a oggi lettera morta, prescrive già di destinare alle circoscrizioni una quota esclusiva del 30 per cento degli stanziamenti di ciascun bilancio di previsione. Risorse necessarie per gli interventi ritenuti prioritari – manutenzione stradale e marciapiedi, impianti di illuminazione pubblica, fognari, sportivi, installazione e manutenzione segnaletica, arredo urbano e giardini e aree a verde – ai quali l’esecutivo di Renato Accorinti ha aggiunto la toponomastica.

Ai sensi dell’articolo 16 del regolamento, il presidente del consiglio di quartiere, o il suo vice, o un delegato potranno partecipare alle riunioni di giunta, con potere consultivo sui provvedimenti, i piani di sviluppo, le linee guida politiche e amministrative e tutti gli altri atti che abbiano ricaduta sul territorio di competenza.

I documenti programmatici comunali attinenti sempre alle materie di competenza delle circoscrizioni dovranno essere redatti previa consultazione delle relative assemblee. Le stesse saranno sentite prima della stesura dei bilanci annuali e pluriennali e le loro istanze saranno tenute in considerazione, «a prescindere dal successivo parere».

Sui dirigenti di palazzo Zanca ricade l’obbligo di informare preventivamente su tutti gli atti dell’amministrazione «che hanno ricaduta sul territorio», come previsto dal comma 4 dell’articolo 14 del regolamento. Sempre i dirigenti nomineranno, fra i dipendenti con competenze tecniche di ciascuna struttura interessata, un referente per i rapporti con i quartieri. Tre dipendenti tecnici (uno per due circoscrizioni) assicureranno la necessaria assistenza e consulenza, al fine di redigere progetti e perizie nell’ambito dei programmi annuali, di predisporre gli atti tecnico – amministrativi per gli affidamenti dei lavori, di effettuare controlli e verifiche sulle strutture di pertinenza, di relazionare sullo stato delle stesse strutture e sugli interventi che si reputano necessari.

Fabio Bonasera

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