Dopo i controlli scattati lo scorso novembre, proseguono le indagini della procura di Messina per far luce su alcune irregolarità segnalate dai Monopoli di Stato riguardo a tre partite della passata stagione del Messina calcio. Sotto la lente degli investigatori erano già finiti gli incontri tra l’Acr con la Casertana, il Martina Franca e il Benevento, giocate tra dicembre 2015 e maggio 2016. E martedì – come anticipato dalla Gazzetta del Sud – sono scattate nuove perquisizioni degli agenti della Guardia di finanza in studi di commercialisti e abitazioni di scommettitori.
Il nuovo fascicolo è stato aperto dal sostituto procuratore, Francesco Massara e vede indagati 40 tra commercialisti e scommettitori. Tra questi ci sarebbe anche Arturo Di Napoli, allenatore del Messina proprio durante i tre match incriminati. Di Napoli è stato costretto a dimettersi a marzo del 2016, dopo la condanna per un’altra vicenda relativa al calcio scommesse a cui il Messina calcio era estraneo.
Adesso, nell’indagine della Procura di Messina, il reato ipotizzato è associazione a delinquere finalizzata alla truffa. I riflettori degli inquirenti a novembre avevano fatto già scattare i controlli delle Fiamme gialle sulle tre gare segnalate dal Viminale per anomali nei flussi di gioco. I finanzieri avevano già inviato richieste ad alcuni operatori di scommesse per avere maggiori dettagli sui tre match che si sono conclusi con risultati singolari.
Casertana-Messina, giocata il 21 dicembre del 2015, era finita 4 a 1; Messina-Martina Franca, giocata il 9 gennaio successivo si era conclusa con un 3 a 0. Poi ancora, la disfatta del Messina con Benevento, ovvero il 5 a 0 subito il 16 gennaio. Le partite erano state segnalate a inizio 2016 alla procura federale e anche alla Lega Pro. In particolare ai bookmaker venivano chiesti i riscontri che indicano le singole giocate, gli indirizzi delle agenzie, i dati anagrafici dei giocatori e le modalità di pagamento usate per puntare e riscuotere le vincite. E proprio dalle segnalazioni delle aziende di gioco per arginare le combine nascono l’inchiesta di novembre e quella attuale.
Il meccanismo che fa scattare i controlli parte dalla segnalazione degli operatori, che notano flussi anomali di scommesse. Una volta scattato l’alert vengono bloccate le giocate. E in seguito viene inviata una segnalazione all’Uiss, l’unità informativa scommesse sportive del ministero dell’Interno. I nuovi controlli dello scorso martedì hanno visto i militari setacciare abitazioni, studi ma anche computer e auto degli indagati.
«Alla fine, una novità neanche troppo nuova». Parole di Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, uno…
Era rimasta folgorata mentre stava lavorando in una trattoria in corso dei Mille a Palermo. Dopo…
Stamattina a Catania si è sviluppato un incendio in un'abitazione al piano terra di uno…
Furto con spaccata all'alba di stamane a Palermo, in via Ruggero Settimo. I ladri hanno preso di mira…
Una bambina di 11 anni è stata salvata al largo di Lampedusa: sarebbe l'unica sopravvissuta…
La corte d'assise d'appello di Firenze ha condannato Alessandro Panella e Luigi Zabara, accusati di…