MANGIARE MALE/ Se in Sicilia ci vendono la salsa di pomodorino e di datterino di Pachino amara!

POSSIBILE CHE ANCHE NELLA NOSTRA ISOLA SIAMO CONDANNATO AD ESSERE PRESI IN GIRO PURE SU UNO DEI NOSTRI PRODOTTI D’ELEZIONE?

Oggi domenica, abbiamo aperto una bottiglia di salsa di pomodorino di ciliegino. Evitiamo di scrivere il nome dell’azienda che lo produce. L’abbiamo versato in una padella con la cipolla soffritta e un po’ di sale. Dopo cinque minuti di cottura a fuoco lento, abbiamo assaggiato la salsa. Il sapore ci ha fulminato: amaro!

Ora, il pomodoro non dovrebbe essere amaro di per sé. A maggior ragione non dovrebbe esserlo il ciliegino se – come c’è scritto nella bottiglia – è coltivato in Sicilia nelle zone di elezione: Pachino e Porto Palo di Pachino, in provincia di Siracusa. Dove si coltiva anche il datterino.

Se la salsa di ciliegino è amara, beh, ci deve essere un problema. Il pomodorino utilizzato è stato coltivato male? Noi sappiamo che a Pachino e a Portopalo di Pachino gli agricoltori sono bravi. Impossibile. E allora?

Allora sorge un dubbio che si condensa in una domanda: la salsa che abbiamo acquistato e che ci viene proposta per salsa di pomodorino di Pachino è stata prodotta con il pomodorino di Pachino?

Domanda legittima: perché la salsa di pomodorino di Pachino non è amara, non può essere amara. Perché un pomodorino dolce non può dare origine a una salsa amara!

Già i raggiri commerciali sul pomodorino sono all’ordine del giorno. Nei supermercati si vende il pomodorino senza indicarne la provenienza. Il consumatore non attento – in pratica, la maggioranza dei consumatori – soprattutto in Sicilia, associa il pomodorino a Pachino e l’acquista.

Solo a casa, quando lo mette nel piatto, magari in un’insalata, si accorge che il sapore del pomodorino che ha acquistato non ha nulla a che vedere con il pomodorino di Pachino. Questa – mettiamola così – è una truffa commerciale autorizzata, perché nella confezione c’è scritto: “Prodotto italiano”. Magari arriva dall’Africa o dalla Cina. Ma noi consumatori non possiamo provarlo. Sappiamo solo che il pomodorino che abbiamo acquistato – tolta la ‘grazia di Dio – fa letteralmente schifo!

Passi il raggiro autorizzato sul pomodorino, visto che siamo in un’Unione europea di truffatori dove ‘taroccare’ i prodotti agricoli – soprattutto quelli italiani – è la regola.

Ma che il metodo debba estendersi. nel silenzio generale, anche alla salsa di pomodorino di Pachino, questo no: questo è insopportabile.

Sarebbe più che mai opportuno che le autorità preposte avviassero una serie di controlli a tappeto su chi produce salsa di pomodorino di Pachino. Partendo proprio dal prodotto che si trova sugli scaffali dei supermercati. Oggi esistono analisi che, partendo dalla salsa, possono senza problemi risalire al prodotto.

Non è concepibile acquistare – soprattutto in Sicilia – la salsa di pomodorino di Pachino non dolce. Anche perché non è regalata, visto che una bottiglia piccola – che basta a appena per due persone – costa, in media, 1 euro e 30 centesimi, ovvero 2 mila e 600 vecchie lire!

Se nel 2001 ci avessero detto che per condire due piatti di spaghetti avremmo dovuto spendere 2 mila e 600 lire ci saremmo messi a ridere! Invece non solo è vero, ma abbiamo il dubbio che questa salsa sia stata preparata con chissà quale pomodorino.

Ah, dimenticavamo: ai produttori di Pachino il pomodorino viene pagato, quando gli va bene, 0,30 centesimi di euro al chilogrammo…


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]