Un'impresa individuale e due società di costruzioni edili. E' l'ammontare del sequestro milionario nei confronti di Salvatore Rapisarda, ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata etnea. A insospettire gli investigatori sono state ancora una volta le risorse economiche investite dall'imprenditore che hanno fatto scattare gli accertamenti patrimoniali
Mafia, sequestro al clan Cappello-Pillera Sigilli a beni per oltre due milioni di euro
Oltre due milioni 800mila euro. Questo l’ammontare dei beni – società e imprese edili tra le province di Catania e Messina, a Letojanni – che la Direzione investigativa antimafia etnea ha sequestrato a Salvatore Rapisarda. L’uomo, già condannato per reati mafiosi, è ritenuto un elemento di spicco del clan Cappello-Pillera.
Le aziende alle quali gli inquirenti hanno messo i sigilli sono un’impresa individuale e due società di costruzioni che farebbero capo a Rapisarda. Una di queste sarebbe collegabile (tramite la moglie) ad Antonino Stellario, anche lui pregiudicato per associazione mafiosa e membro del clan etneo. Stellario attualmente sta scontando una pena di oltre tredici anni e recentemente le forze dell’ordine hanno confiscato anche a lui beni per oltre due milioni di euro. Anche in questo caso, le indagini sono partite da un accertamento patrimoniale per capire da dove provenissero le risorse economiche investite nelle attività.