Mafia, la strage del Rapido 904 Pm chiede ergastolo per Riina

Il pm Angela Pietroiusti ha chiesto la condanna all’ergastolo nei confronti di Totò Riina, come “determinatore” della strage del Rapido 904. Per il magistrato del processo in corso a Firenze, esistono «Analogie evidenti con le stragi dall’89 al ’93».

E’ il giorno della la requisitoria del pubblico ministero nel processo che vede unico imputato come mandante il boss Riina, collegato con l’aula bunker in videoconferenza dal carcere di Parma dove è detenuto. Nell’esplosione, avvenuta all’interno del Rapido 904 che da Napoli portava a Milano, il 23 dicembre 1984, morirono 17 persone e 267 vi rimasero ferite. La pm Pietroiusti ha iniziato la propria requisitoria ripercorrendo le fasi della strage; la bomba, all’interno di due borsoni, fu sistemata sopra la griglia portabagagli di una carrozza del treno, e fu azionata a distanza attraverso un radiocomando con un congegno ritardante, in modo che l’ordigno esplodesse all’interno della galleria nei pressi della stazione di Vernio. Il primo processo si concluse con la condanna all’ergastolo di 4 imputati, fra cui Pippo Calò, il cosiddetto cassiere della mafia, e il tedesco Frederich Schaudinn, ritenuto colui il quale assemblò materialmente la bomba.

«L’esplosivo – ha detto Pietroiusti – fu fornito a Pippo Caloò solo con l’autorizzazione di  Riina. Il suo ruolo fu di determinatore, superiore a quello degli altri capi mandamento» già processati. «Si chiede la condanna non perché non poteva non sapere – ha spiegato -, perché era a capo dell’ organizzazione, ma perché Riina esercitava questo potere. Solo con la sua autorizzazione è stato fornito l’esplosivo a Calò e solo lui poteva decidere la destinazione dell’esplosivo. Riina è il determinatore, lui dà questo contributo decisivo»

Secondo il pm, fu la prima strage “contro lo Stato”, organizzata dalla Mafia, quasi un’anticipazione di quanto sarebbe accaduto quasi dieci anni dopo. Un «Attacco frontale al cuore dello Stato, non si colpisce più un obiettivo che può essere un servitore dello Stato e quindi tutto si riduce in uno scontro verso chi ha più azioni di contrasto alla mafia, ma si crea pericolo e gravissimi danni, specialmente come sara’ dimostrato nelle stragi del ’93, all’incolumità delle persone, indiscriminatamente».

«La strage del Rapido 904 avviene nel 1984 – ha detto ancora il pm – quando c’e’ stato il pentimento di Tommaso Buscetta e ci sono stati i mandati di cattura di Falcone e Borsellino, che stavano istruendo il maxiprocesso»..


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]