L'anziano, arrestato dagli agenti della squadra mobile di Catania, deve espiare una pena di un anno e otto mesi di reclusione. Era stato fermato, nell'aprile del 2013, nell'ambito dell'operazione Fiori Bianchi per avere chiesto il pizzo a un ristorante di Belpasso
Mafia, finisce in carcere l’82enne Francesco Filloramo Il cognato di Nitto Santapaola è accusato di estorsione
Si sono aperte le porte del carcere per Francesco Filloramo. L’82enne pregiudicato, cognato di Benedetto Santapaola (il capo bastone dell’omonima famiglia mafiosa) è stato arrestato dalla polizia perché destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 18 settembre del 2019 dalla procura generale della Repubblica presso la corte di Appello di
Catania – ufficio esecuzioni penali.
L’anziano, infatti, deve espiare la pena di un anno e otto mesi di
reclusione per il reato di estorsione aggravata in concorso. Filloramo era stato arrestato nell’aprile del 2013 nell’ambito
dell’operazione Fiori Bianchi in quanto ritenuto responsabile, in concorso,
del reato di estorsione ai danni dei gestori di un ristorante di Belpasso, con l’aggravante di
aver commesso il fatto al fine di agevolare l’associazione mafiosa Santapaola–Ercolano.
Il provvedimento di oggi, eseguito dagli agenti della squadra mobile di Catania,
scaturisce dalla sentenza di inammissibilità emessa dalla Suprema corte di Cassazione il 20 marzo scorso che ha reso definitiva la sentenza di condanna emessa dalla corte di
Appello di Catania.