Mafia, chiesta avocazione su omicidio Agostino La sorella: «Una sorpresa, abbiamo una speranza in più»

Colpo di scena sul caso Agostino, il poliziotto ucciso dalla mafia il 5 agosto del 1989, assieme alla moglie Ida Castelluccio. La Procura generale di Palermo ha avocato l’inchiesta sulla morte dell’agente.

L’avocazione consiste “nel potere riconosciuto al pubblico ministero di grado superiore di far proprie le attribuzioni normalmente demandate all’ufficio del pubblico ministero di grado inferiore per il compimento di determinati atti”. Ed quello che è successo: il procuratore generale Roberto Scarpinato e il sostituto Luigi Patronaggio hanno fatto richiesta di avocazione dell’inchiesta fin ora coordinata dai pm della procura di Palermo Nino Di Matteo e Francesco Del Bene che in un primo momento avevano riaperto l’inchiesta dopo una precedente archiviazione. Un anno fa i pm hanno però chiesto l’archiviazione ritenendo che a carico dei due indagati, il boss Antonino Madonia e Gaetano Scotto, mafioso ritenuto vicino ad ambienti dei Servizi, non ci fossero elementi tali da poter portare a un rinvio a giudizio.  Alla richiesta di archiviazione si era opposto l’avvocato della famiglia Agostino, Fabio Repici e lo scorso giugno il gip Maria Pino aveva rigettato la richiesta di archiviazione, indicando alla procura una serie di approfondimenti da effettuare.

Adesso è arrivato il decreto di avocazione del procuratore generale Scarpinato in cui si parla di una inerzia dei magistrati del primo grado che giustificherebbe, come prevede il codice di procedura penale, un intervento del Pg.

«Il decreto ci è stato notificato venerdì scorso – racconta a MeridioNews Flora Agostino, sorella dell’agente assassinato -. Siamo rimasti sorpresi, non ce lo aspettavamo. Sapevamo sì dell’archiviazione ma non  immaginavamo che la procura generale avrebbe fatto richiesta di avocazione. Speriamo che venga fatta chiarezza, per noi è un sollievo – sospira Flora -. Il 5 agosto saremo a Villagrazia di Carini per ricordare mio fratello e questa volta con una speranza in più, che dopo 26 anni si arrivi a fare luce su quello che è accaduto. Abbiamo fiducia e stima in Scarpinato e nel dottor Nico Gozzo che già in passato hanno indagato sulla morte di mio fratello».

Le indagini infatti saranno condotte dai magistrati Nico Gozzo e Umberto De Giglio. Secondo alcune ipotesi investigative, l’omicidio Agostino sarebbe collegato al fallito attentato all’Addaura a Giovanni Falcone.

Contro l’avocazione sta preparando reclamo davanti al procuratore generale della Cassazione il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, che sostiene l’illegittimità del provvedimento del pg. 

Marta Genova

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