A passo martino, in provincia di catania, portati alla luce 123 mila tonnellate di rifiuti speciali, oltre 2 mila e 500 tonnellate di fanghi industriali e 440 tonnellate di scarti alimentari. Tutto questo in un terreno regionale!
M5S: “La Regione si costituisca parte civile per i rifiuti scoperti nel Catanese”
A PASSO MARTINO, IN PROVINCIA DI CATANIA, PORTATI ALLA LUCE 123 MILA TONNELLATE DI RIFIUTI SPECIALI, OLTRE 2 MILA E 500 TONNELLATE DI FANGHI INDUSTRIALI E 440 TONNELLATE DI SCARTI ALIMENTARI. TUTTO QUESTO IN UN TERRENO REGIONALE!
La Regione si costituisca parte civile nel processo che si aprirà il prossimo 14 aprile contro le 12 persone rinviate a giudizio per lo scandalo della terra dei fuochi Catanese
E’ l’invito al Governo contenuto in un ordine del giorno che i deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato all’Ars e sul quale il presidente della Regione si è detto d’accordo. Sull’argomento sarà presentata anche una risoluzione nella Commissione di merito.
I fatti scoperti nel Catanese – afferma la deputata Gianina Ciancio – recano alla Regione un danno non quantificabile all’ambiente e alla salute, oltre che un danno economico diretto e indiretto, tenuto contro che il luogo dove sono stati perpetrate le attività illecite è di proprietà di un ente regionale (Esa).
Quello che ci chiediamo – continua la parlamentare – è come fatti di cosi inaudita gravità siano potuti sfuggire al controllo degli organi preposti, considerato anche il gran movimento di uomini e mezzi che ci dovrà essere stato nella zona per permettere lo smaltimento di enormi quantità di rifiuti speciali e pericolosi provenienti anche dalla Campania.
L’area del Catanese interessata dal disastro ambientale è quella della zona industriale in contrada passo Martino di proprietà dell’Esa, finita in subaffitto ad una srl. Qui sarebbero state depositate 123 mila tonnellate di rifiuti speciali, oltre a 2500 tonnellate di fanghi provenienti da agglomerati industriali e 440 tonnellate di scarti alimentari.
E’ una pagina nera per l’ambiente – commenta la deputata Angela Foti – quella che sta vivendo in questi giorni la Sicilia, che deve fare i conti pure con i fatti di Augusta. Ancora una volta a pagare sono i siciliani. La giustizia faccia il suo corso, ma è doveroso che la Regione si costituisca parte civile e che, indipendentemente dall’iter giudiziario, si pianifichi una bonifica del territorio anche con l’aiuto del Governo centrale per reperire le risorse e senza attendere tempi biblici.
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