Ammonterà a circa 4 milioni e 800mila euro la somma prevista per finanziare la misura del reddito di cittadinanza pensata per Palermo dal Movimento 5 Stelle. «Sarà totalmente coperta dal punto di vista finanziario e si tratterà di un sussidio sperimentale pari a 400 euro al mese da erogare attraverso una moneta locale che forse si chiamerà Palermo moneta, in una sorta di economia di scambio circolare», ha annunciato il candidato sindaco Ugo Forello nella sede del comitato elettorale pentastellato.
«Con il reddito di cittadinanza puntiamo a un sostegno iniziale di almeno 1000 famiglie per incidere fortemente sul territorio – ha aggiunto Forello – a Palermo ci sono 20mila famiglie in stato di povertà assoluta. Si tratta di una rivoluzione che richiede tempo, non potremo applicarla nei primi tre mesi, ma stiamo pensando a strumenti di pagamento complementari all’euro, sulla scia di quanto fatto a Napoli, attivando convenzioni specifiche con piccole e medie realtà di quartiere, per un paniere primario composto da alimenti, libri, abbigliamento, farmaci, ecc. Ad essere escluse dalle convenzioni saranno le grandi catene o chi per esempio avrà macchinette d’azzardo».
Ad accedere alla misura sperimentale saranno cittadini residenti a Palermo da almeno 5 anni, famiglie mono genitoriali e con figli minori, con un reddito di Isee massimo di 6517 euro e un patrimonio mobiliare non superiore a 5000 euro, iscritti ai centri per l’impiego che non dispongano di altra proprietà immobiliare a parte l’abitazione. «Inoltre, chi non lavora dovrà occuparsi per sei ore a settimana di svolgere attività in favore del proprio quartiere – ha concluso il candidato Forello – con un sistema di controlli e verifiche per evitare frodi a danno delle casse del comune. Il Comune sarà abilitato ad accettare il pagamento di tributi come Tari, Tosap e affissioni in moneta locale».
All’iniziativa erano presenti anche il senatore Vito Crimi, gli assessori designati Maria Alessandra Costantino, Adriano Varrica, Aldo Penna, Alessandro Cacciato e Annalisa Giampino. «Il reddito di cittadinanza non è assistenzialismo, questa è la critica che spesso ci viene mossa – ha detto Crimi – invece noi vogliamo che i cittadini si riprendano la loro dignità. Nel 2013 il nostro slogan è stato nessuno deve rimanere indietro. I robot e l’intelligenza artificiale stanno portando a una perdita per tutti di posti di lavoro, per questo dobbiamo pensare a misure come il reddito di cittadinanza».
Nel corso della conferenza, Maria Alessandra Costantino, assessore designato alle partecipate dal candidato sindaco Ugo Forello in un’eventuale giunta grillina, ha poi fatto un raffronto tra le spese dell’amministrazione comunale di Genova e Palermo: «Genova è il capoluogo scelto perché ha le caratteristiche più simili a Palermo», ha detto. «A Palermo le spese per organizzare manifestazioni e convegni nel 2014 ammontano a un milione e 200mila, nel 2016 sono passate a 2 milioni e a pochi mesi dalle elezioni è stata fatta una variazione di bilancio per il 2017 dove le spese di comunicazione per gli organi istituzionali è variata da 200mila euro a oltre 900mila. Gli sprechi si possono e si devono tagliare». La Costantino ha poi aggiunto che «le spese per organizzare manifestazioni ed eventi a Genova sono state 240mila euro nel 2016, mentre a Palermo sono arrivate a superare i 2 milioni di euro. Le spese per gli organi istituzionali, con riferimento alle indennità, a Genova ammontano a 2 milioni e mezzo, mentre a Palermo sono state 4 milioni e 300. O ancora, i rimborsi per gli organi istituzionali a Genova sono stati 17mila euro, a Palermo 1 milione e 124mila euro. Infine, gli oneri da sentenze sfavorevoli, escluse le obbligazioni, a Genova sono stati 236mila euro, a Palermo 11milioni di euro. Razionalizzare le spese si può». «Questa città finora è stata amministrata come un fortino – ha detto Forello – invece noi vogliamo aprirla ai cittadini».
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