«Non credo ci sarà un grande successo dei 5 stelle a Palermo, visto il loro coinvolgimento nello scandalo delle firme false, anzi, credo non presenteranno alcuna lista per rifarsi una sorta di verginità politica, siamo già a dicembre e francamente mi sembra tardi per le loro comunarie. In fondo, non candidare nessuno potrebbe anche essere una strategia per ribadire la propria diversità e purezza». È lo scenario ipotizzato da Antonio Venturino, vice presidente vicario dell’Ars ed ex grillino, oggi attivo nelle fila del Psi, a margine della presentazione a Palermo del libro Misteri buffi scritto da Concetto Prestifilippo ed edito da Ponte Sisto.
Ex, pentiti, e con una ritrovata serenità. Questo sembra l’identikit dei fuoriusciti dal movimento pentastellato, nonostante «giorni infiniti di gogna mediatica – ricorda Venturino – da parte di anonimi nascosti dietro un display che hanno mandato a Montecitorio gente con poche decine di clic, attraverso una piattaforma che a parte il nome Rosseau, di equo e accessibile non aveva nulla». Alla presentazione da Magneti co-work, a Palermo, infatti, c’era anche il senatore Francesco Campanella, espulso dal movimento 5 stelle, che ha detto: «Non sono sicuro che i 5 stelle vinceranno, specialmente qui in Sicilia, anche per l’assenza di un’opposizione vigile e capace. E i grillini non sono né vigili, né capaci e francamente non si è neanche capito se stanno all’opposizione». Ma poi avverte: «L’ansia del rinnovamento ha portato tanti siciliani a votarli, poi loro hanno interpretato pessimamente questa spinta».
Al centro della presentazione anche l’uso dei media e della demagogia che, per Campanella, «fa parte della politica», ma con una precisazione: «Nel movimento 5 stelle c’è qualcosa di molto studiato: l’improvvisazione è nei figuranti, ma il progetto politico c’è ed è studiato a tavolino molto bene, tanto da consentire ai figuranti di atteggiarsi e, in prospettiva, governare». «Non mi aspettavo questo scandalo delle firme false – ribatte Venturino – ma non mi ha sorpreso, perché denuncia tutta la loro approssimazione e pressappochismo. Non ho nulla di personale contro i 5 stelle, ma sono interpreti di una commedia che non conoscono». Venturino, che a più riprese si dichiara un pentito grillino «Non era più un movimento per scardinare dei privilegi – osserva – ma era diventato un mezzo per accedere a quei privilegi», ha poi criticato anche la convention al Foro italico di Palermo con la sindaca Raggi: «Non mi è piaciuta – ha detto – ho trovato preoccupanti le aggressioni ai giornalisti. non hanno parlato di alcun progetto, è stata una sfilata di majorette conclusasi con Grillo che ha rivendicato la sua centralità, se questa è la democrazia…»
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