Lungomare, le proposte dei commercianti Sicurezza, programmazione e servizi

Sicurezza, programmazione, servizi e parcheggi. Sono queste le gravi carenze, secondo i commercianti e le associazioni di categoria, dell’iniziativa comunale relativa alla chiusura del lungomare cittadino la prima domenica di ciascuno dei mesi estivi. «Non siamo contrari alla pedonalizzazione – afferma il presidente Fipe bar Massimo Magrì – ma chiediamo di riconsiderare le modalità con le quali è stata organizzata e ci aspettiamo di essere ascoltati dall’amministrazione».

A preoccupare principalmente i commercianti però sono le perdite economiche subite domenica 1 giugno e quelle che potrebbero registrare nei prossimi appuntamenti con la pedonalizzazione. Da un sondaggio effettuato da Massimo Magrì è emerso, infatti, che le attività di bar e ristorazione hanno riscontrato – la prima domenica di giugno – un calo dell’80 per cento del fatturato nelle prime ore del mattino, incassi stabili e per alcune attività anche del 20 per cento in più nella fascia del pranzo e nuovamente un calo del 20 per cento nel pomeriggio. Tutti gli imprenditori hanno poi avuto una normalizzazione degli introiti in seguito alla riapertura del tratto stradale tra viale Artale Alagona e via Ruggero di Lauria, avvenuta in serata. Per evitare di farsi cogliere impreparate al prossimo appuntamento – fissato per domenica 6 luglio – Fipe e Confcommercio hanno stilato un documento di criticità e proposte indirizzato al sindaco Enzo Bianco.

Il documento, presentato in anteprima questa mattina agli organi di stampa, è ricco di richieste. I commercianti chiedono la diminuzione del tratto di pedonalizzazione e delle fasce orarie e propongono una chiusura tra piazza Europa e piazza Nettuno esclusivamente dalle 16 alle 23. Auspicano la messa in sicurezza di alcuni tratti pericolanti del lungomare, una navetta con fermate da loro decise, un pass di accesso per commercianti e dipendenti e la creazione di tre nuovi parcheggi gratuiti in piazza Europa, via del Rotolo e Ognina. Dal punto di vista dell’attrazione avanzano l’idea di creare un mercatino artigianale e di programmare attività ludiche e di intrattenimento, mentre sul fronte della sicurezza fanno leva sulla necessità di combattere l’abusivismo commerciale e di pianificare le attività sul suolo pubblico.

«Desideriamo che l’amministrazione comunale apra un tavolo di concertazione con noi – dice Magrì – perché non può accontentare solo una parte della cittadinanza ma deve pensare che nel lungomare c’è anche gente che lavora». Alfio Fisichella, titolare di una tabaccheria nel tratto stradale interessato afferma: «Forse il sindaco Enzo Bianco non sa che l’incasso della domenica è quasi superiore a quello che registriamo nella prima metà della settimana e – affonda – se ci vuole lasciare senza lavoro che almeno ce lo dica».

I commercianti, che all’indomani del primo giorno di pedonalizzazione avevano minacciato di ricorrere a vie legali contro il Comune di Catania qualora gli incassi fossero stati più bassi del 30 per cento rispetto a quelli medi della domenica, si sono mostrati oggi più cauti. Il presidente Dario Pistorio però minaccia: «Siamo già alla seconda richiesta di incontro con il Primo cittadino e se anche questa volta non dovessimo ottenere un appuntamento la protesta dei commercianti si potrebbe fare sentire in maniera molto più dura».

 


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Gli imprenditori degli esercizi commerciali siti nel lungomare, in prospettiva del prossimo appuntamento con la pedonalizzazione fissato per domenica 6 luglio, chiedono all'amministrazione comunale di ascoltare le loro richieste. Confcommercio e Fipe hanno stilato un documento che mette in luce le criticità principali dell'iniziativa e propone alcuni punti per una migliore riuscita che faccia anche gli interessi degli imprenditori della zona. «Non siamo contrari all'area pedonale ma alle modalità», afferma Massimo Magrì

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