Lumia, Crocetta, Faraone e Cardinale a corto di voti a Sala d’Ercole lanciano appelli per la pace nel mondo…

DOPO ESSERSI ‘AMMUCCATI’ TUTTE LE POLTRONE DISPONIBILI, BEPPE, ROSARIO, DAVIDE E TOTO’ VORREBBERO METTERE DA PARTE TUTTE LE “DIVISIONI PER FARE LE RIFORME CHE SERVONO AI SICILIANI”. INVECE, SECONDO NOI, DOVE SI SONO FATTI L’ESTATE SI FARANNO L’INVERNO. ANCHE PERCHE’ IL ‘FORNO’ DEI GRILLINI HA CHIUSO I BATTENTI…

Dopo essersi ‘ammuccati’ tutte le poltrone disponibili tra assessorati e manager della sanità, i protagonisti della cosiddetta ‘Banda dei quattro’ – al secolo il senatore Giuseppe Lumia, il presidente Rosario Crocetta, Davide Faraone e Totò Cardinale da Mussomeli – avrebbero capito che a Sala d’Ercole avranno ‘qualche difficoltà’. Così, adesso, lanciano appelli “per la pace nel mondo”: basta divisioni, adesso pensiamo alle riforme…

Certo che bisogna avere la faccia di bronzo, per fare certe affermazioni dopo aver ‘spatuliato’ a destra a e manca, facendo razzia di tutti i posti disponibili. Si racconta che Crocetta – naturalmente per conto della ‘Banda dei quattro’ – sottobanco, avrebbe contattato il gruppo parlamentare dei grillini. Con i 14 voti del Movimento 5 Stelle Beppe, Rosario, Davide e Totò avrebbero avuto il ‘Porco dentro’. (sopra, una foto di Totò Cardinale da Mussomeli, tratta da notizie.virgilio.it)

Solo che i grillini, questa volta, avrebbero fatto sapere al Governo che in Aula non appoggeranno tutto quello che passerà, meno che mai le ‘riforme’. Non dovrebbero votare il mutuo ‘ascaro’ da un miliardo di euro per consentire alla ‘Banda dei quattro’ di fare ‘cassa’. Al massimo, accetterebbero di discutere le variazioni di Bilancio, ma vonnu viriri prima ‘a spisa: ovvero solo dopo la certezza che i fondi eventualmente approvati con le variazioni di Bilancio servirebbero ai siciliani e non per la campagna elettorale della ‘Banda dei quattro’.

Insomma, questa settimana, a Sala d’Ercole ci sarà la leccarsi i baffi. I 14 deputati grillini sono ormai lanciati in campagna elettorale e non hanno alcuna intenzione di sputanarsi, anche perché hanno appurato, a proprie spese, che l’ultima legge che hanno votato – la ‘presunta riforma’ delle Province e l’aborto metropolitano di Palermo, Catania e Messina – sta già fallendo, perché i medi e piccoli Comuni non hanno alcuna intenzione di immolarsi per farsi derubare i soldi dai Comuni di Palermo, Catania e Messina.

Al diniego dei grillini ci sarà da sommare i 9 voti non esattamente favorevoli dei parlamentari del PD dell’area Cuperlo. Poi ci sono i 4 deputati dell’Udc  che hanno annunciato un’opposizione “responsabile”… Quindi i parlamentari di Forza Italia e degli altri deputati che vanno verso Forza Italia, dal Cantiere Popolare-Pid a Nello Musumeci.

Certo, ci sarebbero i deputati del Nuovo centrodestra democratico di Angelino Alfano, che a Roma fanno i ‘succhiotti’ a Renzi. Ma in Sicilia gli amici del Ministro degli Interni hanno già problemi con gli elettori. Appoggiare, in questa fase, il Governo Crocetta significherebbe sputtanarsi definitivamente.

Insomma, la ‘Banda dei quattro’ avrà una bella ‘gatta a pettinare’ a Sala d’Ercole, già a partire da domani. In Aula e nelle Commissioni legislative.

Che faranno Beppe, Rosario, Davide e Totò? In prima battuta potrebbero dover fronteggiare una pregiudiziale: la richiesta di dimissioni del neo-assessore Antonio Fiumefreddo che, ad onta del cognome che porta, avrebbe già ‘riscaldato’ a dovere la politica siciliana…

Se Totò Cardinale da Mussomeli, santo protettore di Fiumefreddo, si opporrà, si potrebbe materializzare una bella mozione di sfiducia tanto per inaugurare la settimana politica e parlamentare.

Per fronteggiare i pericoli che si approssimerebbero in Aula, le opzioni potrebbero essere tante: per esempio, una bella sequela di manifestazioni antimafia sceniche: automobili ‘volanti’, teste di capretto, pallottole in busta e ‘attentati’ vari contro la Giunta progressista. Tutte manifestazioni ‘mirabolanti’ per intenerire i cuori dei parlamentari e catturare solidarietà tanto al chilo e, magari, voti in Aula.

Solo che dopo l’intervista dell’ex assessore Nicolò Marino anche questa strada sembra poco percorribile.

A nostro avviso le strade sono due: o una grande Canossa oppure a Beppe, Rosario, Davide e Totò non resterebbe che mettere una mano davanti e una dietro e cominciare a correre, correre, correre…

Redazione

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