L’ombra della mafia nella gestione dei centri di accoglienza per immigrati

PESANTISSIMA DENUNCIA DEL SENATORE DEL MOVIMENTO 5 STELLE, MARIO GIARRUSSO. CHE TIRA IN BALLO IL GOVERNO RENZI E, IN PARTICOLARE, IL MINISTRO DEGLI INTERNO ALFANO

“Milioni di euro verso centri di accoglienza per immigrati affidati, in Sicilia, a persone ed enti in odore di mafia, senza controllo da parte del ministero degli Interni”.

E’ pesantissima la denuncia che il senatore del Movimento 5 Stelle, il siciliano Mario Giarrusso. Il parlamentare, ospite del programma “Lo Schiaffo”, su ClassTv, è andato giù duro.

“A noi stanno arrivando notizie allucinanti e gravissime”, ha detto. Parlando a chiare lettere di mafia “interessata ai centri di accoglienza provvisori e straordinari, centri che le Prefetture stanno armando in Sicilia”.

“Si tratta di centri – ha aggiunto il senatore grillino – affidati a enti nati il giorno prima e i cui titolari sono persone che mi dicono essere, alcune volte, riconducibili o vicine a soggetti mafiosi”.

Pesantissimo il riferimento alla provincia di Trapani: “Nella provincia del latitante Matteo Messina Denaro questi centri sono spuntati e cresciuti come funghi, fuori di ogni controllo, senza rispetto delle procedure di affidamento, con grandi opacità. Ogni immigrato tenuto in questi centri costa allo Stato dai 30 ai 50 euro al giorno per il vitto e l’alloggio. Un centro con 100 immigrati genera un flusso di denaro tra il milione e il milione e ottocentomila euro all’anno. E questi centri sono affidati senza gara, in via d’emergenza, a soggetti creati da un giorno all’altro e privi di certificati antimafia”.

“Non vorrei – ha aggiunto – che qualcuno pensasse di fare campagna elettorale con questi soldi affidando i centri a soggetti collusi o vicini alla mafia”.

Al conduttore Marco Gaiazzi che gli ha chiesto chi dovrebbe vigiliare su questa gravissima situazione, il senatore grillino ha risposto così: “A noi risulta che il controllo su queste questioni dovrebbe averlo il ministero degli Interni. Non ci vuole molta fantasia per individuare il nome di chi dovrebbe controllare: il ministro Angelino Alfano“.

Che, guarda caso, è in campagna elettorale…

(Foto di prima pagina tratta da priolo.altervista.org)


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