Lo sciopero della Cisl: ma che c’entra Confindustria Sicilia? Cerchiamo di essere seri!

LA PRESENZA DEGLI UOMINI DI ANTONELLO MONTANTE, IVAN LO BELLO E GIUSEPPE CATANZARO, ALLEATI DI FERRO DEL PRESIDENTE ROSARIO CROCETTA E DEL SENATORE GIUSEPPE LUMIA RISCHIA DI CONFONDERE LE ACQUE  E DI VANIFICARE IL SENSO DI UNA MANIFESTAZIONE

In un comunicato ufficiale – che noi riportiamo in altra parte del giornale – si afferma che alla manifestazione di protesta in corso stamattina a Palermo – manifestazione voluta e organizzata dalla Cisl siciliana – partecipano anche i rappresentanti di Confindustria Sicilia. Tutto questo è farsesco. E cercheremo di illustrare il perché.

La manifestazione di stamattina, se non abbiamo capito male, è stata voluta e organizzata dalla Cisl per denunciare le insufficienze e le contraddizioni del Governo regionale di Rosario Crocetta e della politica siciliana. Non a caso la manifestazione si snoda tra i due ‘Palazzi’ della politica siciliana: Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, e Palazzo realer, sede del Parlamento dell’Isola.

Ebbene, come sanno ormai anche le pietre, Confindustria Sicilia è parte integrante del Governo Crocetta. Un assessore della Giunta regionale – la signora Linda Vanchieri – è stata segnalata da Confindustria Sicilia per gestire la branca amministrativa delle Attività produttive.

Alfonso Cicero, nominato numero uno dell’Irsap – l’Istituto regionale delle attività produttive che gestisce gli ex Consorzi Asi, liquidazioni comprese – è stato voluto da Confindustria Sicilia.

Giuseppe Catanzaro, vice presidente di Confindustria Sicilia, titolare di una delle più grandi discariche della Sicilia, si trova in aperto contrasto con un assessore della Giunta Crocetta, Nicolò Marino.

Guarda caso, i contrasti riguardano proprio lo scandalo delle discariche. Con l’assessore che vorrebbe limitare il ricorso alle discariche, promuovendo uno smaltimento alternativo dei rifiuti.

Insomma, Confindustria Sicilia, lo ribadiamo, è parte integrante del Governo Crocetta contro il quale la Cisl siciliana ha indetto la giornata di protesta. Ed è molto singolare che Confindustria partecipi a una manifestazione contro se stessa.

Il problema, qui, non è mandare in ‘analisi’ i vertici di Confindustria Sicilia: il problema è che la Cisl siciliana dovrebbe prendere le distanze da questa organizzazione imprenditoriale. Spiegando ai signori di Confindustria Sicilia – e ai parlamentari regionali di Sala d’Ercole che gli tengono bordone – che la manifestazione di oggi è anche contro di loro.

Si tratta solo di una testimonianza di chiarezza. In mancanza della quale tutto si fonde e si confonde. A vantaggio del trasformismo politico.

Confindustria Sicilia è libera di partecipare ‘gesuiticamente’ a una manifestazione contro se stessa e contro un Governo regionale del quale fa parte.

Ma la Cisl siciliana dovrebbe fare chiarezza. Proprio per non cadere in questi tranelli trasformisti.

 


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