L’ex Ministro dell’Economia Saccomanni ‘premiato’ dalla Banca d’Italia

E’ IL PERSONAGGIO CHE HA ‘REGALATO’ ALLE BANCHE 7,5 MILIARDI DI EURO. A CIASCUNO IL SUO E A ‘QUALCUNO’ QUELLO DEGLI ALTRI

Nel blog di Beppe Grillo leggiamo questa notizia un po’ allucinante:

“Ricordate il decreto Imu-Bankitalia di gennaio scorso che regalava 7,5 mdl (miliardi di euro) alle banche? Come molti ricorderanno, il ministro che ha avvallato quel provvedimento era Fabrizio Saccomanni. La bontà di quel decreto legge (per i cittadini e le ‘casse’ dello Stato e non per le banche ovviamente) fu subito messa in discussione da molti economisti e associazioni.

Lo stesso Ministro, nell’audizione che tenne in Commissione Finanze alla Camera, non fu molto convincente nella difesa del provvedimento di fronte alle nostre osservazioni, dandoci quasi l’impressione di non conoscere a fondo il testo della legge. Tante furono le pressioni su questa norma che non fu possibile emendarla alla Camera e che vide, per la prima volta nella storia della Repubblica, l’utilizzo della ghigliottina.

Ebbene, ora a distanza di qualche mese apprendiamo che l’ex ministro ha trovato una nuova sistemazione. E non una qualunque, bensì una carica istituita appositamente per lui alla Banca d’Italia. In tutto segreto, infatti, il Governatore e il Direttorio di Bankitalia a maggio hanno creato dal nulla la fondamentale figura di Direttore Generale Onorario.

Una poltrona che ci è costata 7,5 miliardi di euro, che ancora non sappiamo quanto altro costerà tra stipendi, benefit, auto blu e uffici correlati e la cui utilità è ancora ignota.

In una situazione in cui le famiglie fanno fatica ad arrivare alla seconda settimana del mese e le imprese sono costrette a chiudere strozzate dal fisco, abbiamo presentato un’interrogazione a risposta immediata in Commissione Finanze della Camera per capire quale sarà il prezzo per i contribuenti di questa “beatificazione” dell’ex ministro e se ciò è compatibile con i ripetuti inviti che Bankitalia, in uno con la Bce, rivolge a lavoratori, famiglie e pensionati al minimo, per l’adozione di misure di austerità, di tagli di costi e spese, di riduzione di pensioni e stato sociale.

In tutto ciò Renzi tace e, per il momento, passodopopasso vanno avanti solo i soliti noti.”

M5S Commissione Finanze Camera

Per la cronaca, la Banca d’Italia non è più pubblica, ma è di proprietà di alcune grandi banche del nostro Paese.

Ogni altro commento appare superfluo


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