Letta mostra il suo vero volto: Imu sulla prima casa e aumento dell’Iva per affossare gli italiani

di Economicus

Il Governo di Enrico Letta mostra il suo vero volto. Niente sviluppo. Niente nuova occupazione. Niente rilancio dei consumi. Niente ossigeno alle imprese. Niente ripresa dell’economia. Ma solo due cose: conferma delle vecchie tasse e nuove batoste per famiglie e imprese. Niente abolizione dell’Imu sulla prima casa e via libera all’aumento dell’Iva.

Se in campagna elettorale era possibile abolire l’Imu sulla prima casa e bloccare l’aumento dell’Iva, adesso, ad urne chiuse, guarda un po’ che cosa capita, mancano 8 miliardi di euro.

La classe politica italiana si conferma quella che è: un’accozzaglia di buffoni senza dignità. Pronti a promettere l’abolizione dell’Imu sulla prima casa in campagna elettorale e il blocco dell’aumento dell’Iva. Per poi, una volta arrivati al Governo, rimangiarsi tutto e, con la faccia come il culo, andare in Tv e dire che, purtroppo, mancano 8 miliardi di euro per abolire l’Imu sulla prima casa e per bloccare l’aumento dell’Iva.

Fregandosene della crescente disaffezione della gente verso la politica – in certe città del nostro Paese, a cominciare da Roma, alle elezioni di qualche giorno fa, un elettore su due non è andato a votare – il Governo Letta si prepara a bastonare gl’italiani con nuove tasse.

L’aumento dell’Iva e la conferma dell’Imu sulla prima casa avranno un primo effetto nel brevissimo periodo: creare nuove difficoltà alle imprese e alle famiglie, ridurre ulteriormente i consumi e aumentare la disoccupazione. La mossa del Governo Letta è anche un passo in avanti verso l’obiettivo finale perseguito cinicamente dall’Unione Europea e dai poteri forti, gruppo di Bilderberg in testa, che ormai controllano il nostro Paese: costringere gl’italiani a vendere le proprie abitazioni.

Come il nostro giornale scrive da mesi, ai poteri forti e all’Unione Europea l’idea che l’Italia possa avere un debito pubblico di 2 miliardi di euro (debito pubblico che è cresciuto e non diminuito con il Governo Monti), mentre le famiglie italiane restino proprietarie, in media, di una casa e, in molti casi, di due o più case, non va proprio giù. Così hanno messo in moto un meccanismo infernale per costringere gl’italiani a vendere le proprie abitazioni.

La manovra è di medio e lungo periodo. Va per tappe forzate. Con un meccanismo semplice, studiato a tavolino. Contrariamente a quello che cercano di farci credere, il debito pubblico non è un dato oggettivo, ma cambia a seconda di come viene calcolato. Un po’ come i bilanci che cambiano a seconda di come vengono compilati. All’Italia il debito pubblico viene calcolato in modo da farlo apparire abnorme. Giocando sul debito pubblico, un Paese viene strozzato con il cosiddetto spread. Cosa che hanno fatto con la Grecia e che hanno cercato di fare con l’Italia. Manovra per ora sventata perché Mario Draghi – che non a caso è italiano – ha trovato il modo (anche se non mancano le contestazioni nei suoi riguardi, soprattutto da parte dei tedeschi) ha bloccato questo meccanismo truffaldino.

Ma il meccanismo è ancora in piedi. Deprimendo l’economia, il mercato immobiliare va giù: cosa che si è puntualmente verificata nel nostro Paese. Contemporaneamente – a questo ha pensato il Governo Monti – hanno introdotto l’Imu, un’imposta incostituzionale. Per pagare, le famiglie debbono inevitabilmente ridurre i consumi. E siccome molte famiglie o guadagnano meno, o sono rimaste vittime della disoccupazione, per pagare l’Imu debbono indebitarsi, guarda caso con le banche.

Adesso mettetevi un attimo dalla parte di una famiglia italiana tartassata dalle tasse che si ritrova che si ritrova proprietaria di due-tre appartamenti. In media, non li può affittare perché oggi è difficile trovare qualcuno che paga l’affitto. Se l’affitta, ammesso che trovi qualcuno che paghi ogni mese, deve pagare le tasse sull’affitto. E deve comunque pagare l’Imu e le manutenzioni. Se non l’affitta deve pagare lo stesso l’Imu. E deve pagare le spese per la manutenzione.

L’Imu, a ben riflettere, è l’imposta che fa saltare il già delicato equilibrio. E’ il passaggio che costringe le famiglie italiane a prendere in considerazione l’ipotesi di vendere la casa. E di venderla a basso prezzo. Perché chi in questo momento comanda nel nostro Paese ha distrutto il mercato immobiliare.

Dunque, mercato immobiliare depresso, ma Imu salatissima. Una contraddizione in termini. Un meccanismo infernale per privare, nel lungo periodo, gli italiani delle proprie abitazioni. 

Questo è il Governo Letta. Questa è l’Unione Europea.


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