Agenti della polizia ieri mattina, intorno alle ore 10.00, durante il consueto servizio di prevenzione e controllo del territorio, nel percorrere via Giuseppe Alessi, hanno notato un uomo che tentava di attirare la loro attenzione, urlando aiuto Polizia mi ha rubato la bici. I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno immediatamente raggiunto l’uomo, il […]
Ladri di biciclette, la polizia ne scova uno
Agenti della polizia ieri mattina, intorno alle ore 10.00, durante il consueto servizio di prevenzione e controllo del territorio, nel percorrere via Giuseppe Alessi, hanno notato un uomo che tentava di attirare la loro attenzione, urlando aiuto Polizia mi ha rubato la bici.
I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno immediatamente raggiunto l’uomo, il quale visibilmente trafelato ed agitato, ha riferito di avere patito poco prima il furto della propria bicicletta, marca Snap, ad opera di un giovane, di cui forniva una dettagliata descrizione che, si era poi allontanato di gran carriera a bordo della bicicletta appena sottratta in direzione di via Ferdinando Ferri. Gli agenti si sono posti immediatamente sulle tracce del malvivente, intercettandolo mentre si stava immettendo su via D’Angiò; ne è scaturito un breve inseguimento tra le auto, conclusosi in via Montepellegrino all’intersezione con via Spedalieri, dove l’uomo è stato raggiunto e bloccato dagli agenti.
Il giovane è stato identificato per Porretto Antonino, 32enne pregiudicato del quartiere Montepellegrino; nella tasca del suo giubbotto, i poliziotti hanno, inoltre, rinvenuto e posto sotto sequestro, un tagliabalsa ed un cacciavite.
Porretto è stato, pertanto tratto in arresto per il reato di furto e denunciato anche per il possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. La bicicletta oggetto di furto, in sede di denuncia è stata restituita al legittimo proprietario, il quale felice per il lieto fine della vicenda, si è complimentato con gli agenti della polizia di Stato per la prontezza e l’efficacia dell’intervento.
(fonte: questura di Palermo)