” Ci rimettiamo alla decisione dei giudici, sperando che il bene vinca sul male”. Sono parole commosse quelle di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, la bimba di quattro anni scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004, che oggi sta vivendo una giornata molto particolare. Dopo tanti anni, tante amarezze, tanti falsi avvistamenti e tanti colpi di scena giudiziari, il processo in corso a Marsala per la scomparsa della piccola, è arrivato alle battute finali.

Oggi, i giudici si ritireranno in Camera di Consiglio per emettere la sentenza, che potrebbe arrivare gia’ domani. Alla sbarra ci sono Jessica Pulizzi, la sorellastra per parte di padre della piccola, accusata di concorso in sequestro persona, e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, che deve rispondere di false dichiarazioni al pm. 

Lo scorso 17 giugno i pubblici ministeri, al termine della loro requisitoria, hanno chiesto per Jessica la condanna a 15 anni di carcere  e per Ghaleb 5 anni e mezzo di reclusione. Secondo i pm la sorellastra di Denise e’ “colpevole senza alcun dubbio” e contro di lei ci sono “indizi chiari, univoci e convergenti”, anche se “non puo’ aver agito da sola”.

Una tesi fortemente contrastata dagli avvocati Gioacchino Sbacchi e Fabrizio Torre, legali di Jessica, che hanno chiesto l’assoluzione della loro assistita “per non aver commesso il fatto”. Secondo i due legali la sorellastra di Denise e’ stata indicata come “un mostro e processata fuori delle aule del Tribunale sulla base di informazioni che non trovano riscontro”.

Come andrà a finire? Comunque vada, per la signora Maggio non ci sarà pace finché non avrà ritrovato la sua figlioletta che non ha mai smesso di cercare.