Ippodromo, società toscana si aggiudica la gara Lo gestirà per 30 anni. «Si chiude momento buio»

Dopo due anni di inattività, l’ippodromo della Favorita potrà riaprire di nuovo i suoi cancelli e tornare ad ospitare gare e corse. Ieri, infatti, l’ufficio contratti del Comune ha ultimato le procedure per l’aggiudicazione della gara, che è stata affidata alla Sipet Srl di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, unica società ad aver presentato una offerta. E che da adesso gestirà l’impianto di viale del Fante per trent’anni. La Sipet adesso dovrà presentare un cronoprogramma, così come specificato nel bando, per il recupero della struttura compresi i locali che ospitavano un ristorante e tutte le aree di pertinenza.

Per il sindaco Orlando e l’assessore D’Agostino «si apre una nuova fase, che speriamo sia, davvero e per sempre, la chiusura di un momento buio dell’ippodromo, una nuova ripartenza che permetta di valorizzare questa splendida struttura non solo per gli appassionati dell’ippica ma anche con tante iniziative culturali e ricreative». La società toscana verserà 200mila euro, spendendo in totale circa 6 milioni per i lavori di bonifica. «Un lieto fine? – si chiede oggi anche il consigliere Tony Sala -. Lo dirà solo il tempo: bisognerà restare vigili sull’andamento dei lavori e sull’eliminazione dell’amianto ma anche sulla gestione futura, visto che parliamo di un bene pubblico. Proporrò una verifica annuale per evitare gli scempi del passato e una relazione semestrale degli uffici al consiglio comunale sull’andamento della bonifica. Non possiamo abbassare nuovamente la guardia».

Come, in effetti, è accaduto in passato. Gare truccate, quote imposte ogni mese, fantini accondiscendenti erano diventati, infatti, la routine nell’impianto della Favorita. Quello di Cosa nostra sull’ippodromo è stato «un controllo pressoché totale» nel tempo. Almeno fino al 9 dicembre 2017, giorno in cui si è disputata l’ultima corsa. Poi, a segnare il destino dell’anello di viale del Fante è un’interdittiva della prefettura di Palermo, che ne ha ordinato la chiusura dei cancelli per sospette infiltrazioni mafiose. Le stesse appurate nelle successive indagini della procura, che un anno dopo porterà all’ennesimo blitz antimafia. Da struttura ippica a luogo addirittura di summit tra padrini, negli anni è questo il nuovo volto che Cosa nostra aveva imposto all’ippodromo. La cui chiusura, intanto, aveva lasciato a casa gli ex lavoratori della struttura. All’interno della quale, nel frattempo, sono state trovate anche tracce di amianto e opere abusive, che adesso sarà la nuova società toscana a dover eliminare.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]