Se il governo attacca, la risposta dei Cinquestelle non si fa attendere. Proprio nel corso della conferenza stampa di Nello Musumeci a palazzo d’Orleans in cui si è rivolto duramente al ministro Toninelli, i pentastellati di Palazzo dei Normanni hanno convocato i cronisti per replicare alle accuse del governatore in quello che il capogruppo Francesco Cappello non ha esitato a definire «un festival della miserabilità».
Secondo Cappello, Musumeci avrebbe recitato «lo stesso copione dei suoi predecessori, in un rapporto di ingratitudine verso lo Stato, in questo caso verso il ministro Toninelli», mentre Giancarlo Cancelleri replica con «un sorriso e un abbraccio» di salviniana memoria. E se Musumeci invece ha tirato in ballo la campagna per le Europee, definendo Toninelli un «galoppino elettorale», Cappello ribatte: «Musumeci pensa di sfoggiare la sua bravura nell’esercizio dell’insulto ed è talmente bravo che Diventerà Bellissima si tira fuori dalla competizione».
«Noi non veniamo a fare passerelle – ha poi sottolineato Cancelleri – dire che un ministro è un galoppino elettorale non qualifica il ministro, qualifica chi usa certe espressioni. Il presidente della Regione non ha neppure partecipato all’incontro con il presidente del Consiglio Conte, dovrebbe avere maggiore rispetto per le istituzioni. Abbiamo convocato questa conferenza stampa per ristabilire la verità, non siamo più disposti ad avere come presidente della Regione un galoppino della menzogna. Noi non abbiamo mai fatto mancare il rispetto istituzionale – ha aggiunto Cancelleri – il presidente Musumeci dice che ci sono cantieri fermi da trent’anni? Lui è stato sottosegretario dei governi nazionali che non li hanno sbloccati, quei cantieri. Noi invece lo abbiamo fatto».
Ancora, a proposito della polemica sulla nomina del commissario straordinario per la viabilità secondaria, annunciato dal ministro Toninelli quattro mesi fa, il vicepresidente dell’Assemblea regionale ribatte: «Evidentemente abbiamo un governatore abbastanza distratto, perché nel decreto sblocca cantieri della scorsa settimana c’è già l’istituzione della figura commissariale». La nomina, invece, dovrebbe arrivare la prossima settimana.
Infine Cancelleri ha replicato alla proposta di un referendum per chiedere ai siciliani se siano favorevoli o contrari al ponte sullo Stretto. «Noi lo aspettiamo, cosa volete che dicano i siciliani? A Ragusa non c’è un chilometro di autostrada, ad Agrigento non c’è un chilometro di autostrada, a Enna se compri una macchina nuova sembri uscito di senno perché le strade sono un disastro. E Mussumeli? Lo chieda ai cittadini di Mussomeli se sentono l’esigenza del ponte, quando non possono arrivare a Caltanissetta. Costruire una porta d’ingresso che collega il nulla al niente è assolutamente inutile. Il nostro non è un no ideologico, noi diciamo che prima del Ponte servono strade e ferrovie, solo dopo possiamo parlare del Ponte».
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