Indennità parlamentare dei deputati grillini all’Ars: una proposta

In questi giorni una polemica dai toni surreali pervade la politica siciliana. E’ la storia dei 15 parlamentari di Sala d’Ercole del Movimento 5 Stelle che non trovano il modo di percepire dalla Regione un’indennità pari a 2 mila e 500 euro a testa. Questo perché una legge stabilisce che l’indennità di un deputato dell’Ars debba essere pari a 12 mila euro (al netto dei vari ‘ammennicoli’).

La polemica, con rispetto parlando, a noi sembra inutile. E altrettanto inutile è la proposta, avanzata dal capogruppo dei grillino all’Ars, Giancarlo Cancelleri, di far confluire in un fondo ciò che ogni parlamentare grillino percepisce al di là dei 2 mila e 500 euro mensili.

Noi ci permettiamo di avanzare una proposta che non è altro che l’applicazione di quello che fecero, una ventina di anni fa, i parlamentari nazionali del Partito Radicale, con in testa Marco Pannella.

I Radicali, è noto, sono sempre stati contrari al finanziamento pubblico dei Partiti. E siccome i Partiti non ne volevano sapere di ‘posare ‘osso’, Pannella e compagni, una bella mattina, annunciarono che avrebbero distribuito ai cittadini italiani i soldi del finanziamento pubblico che era stato assegnato al loro Partito.

Detto e fatto. Qualche giorno dopo le tv immortalarono i parlamentari radicali che, davanti Montecitorio, distribuivano i soldi del finanziamento pubblico destinato al loro Partito a quattro o cinque chilometriche file di cittadini.

Ogni cittadino si prendeva una carta da cinquanta mila lire lasciando al successivo un’altra carta da cinquanta mila lire e via di seguito. In un paio di ore i Radicali si liberarono del finanziamento pubblico che era stato loro assegnato per quell’anno. Tutto questo, con grande soddisfazione di migliaia di cittadini, ai quali, come spiegarono gli stessi parlamentari Radicali, era stato restituito almeno una parte del “mal tolto”.

La stessa cosa, ogni mese, potrebbero fare i 15 parlamentari grillini dell’Ars. Ci permettiamo di ricordare che, a Palazzo Reale, sede del Parlamento della Sicilia, esiste uno sportello bancario. I deputati del Movimento 5 Stelle, invece di farsi accreditare l’indennità mensile sui rispettivi conti correnti, debbono solo chiedere alla banca di preparare, in un particolare giorno del mese, la somma che spetta ad ognuno di loro in carte da 50 euro.

Dopo di che, tolti i 2 mila e 500 euro, più la somma che ognuno di loro dovrebbe accantonare per pagare le imposte sul reddito, potrebbero distribuire la restante somma ai cittadini, proprio come facevano i Radicali.

Così facendo, i parlamentari dell’Ars del Movimento 5 Stelle realizzerebbero tre obiettivi. Primo: impiegherebbero alla luce del sole quella parte di indennità parlamentare che eccede i 2 mila e 500 euro e la parte da accantonare per pagare le imposte.

Secondo: darebbero grande soddisfazione ai cittadini siciliani, che verificherebbero dal vero che la promessa fatta in campagna elettorale dai rappresentanti del Movimento di Beppe Grillo viene ante nuta alla lettera.

Terzo: metterebbero definitivamente a tacere tutti quelli che pensano che la storia dei 2 mila e 500 euro al mese sia una presa per i fondelli.

Ci sarebbe, poi, un risultato da non sottovalutare: questi sarebbero, forse, gli unici soldi pubblici che l’Ars utilizzerebbe in favore del popolo siciliano… 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

In questi giorni una polemica dai toni surreali pervade la politica siciliana. E’ la storia dei 15 parlamentari di sala d’ercole del movimento 5 stelle che non trovano il modo di percepire dalla regione un’indennità pari a 2 mila e 500 euro a testa. Questo perché una legge stabilisce che l’indennità di un deputato dell’ars debba essere pari a 12 mila euro (al netto dei vari ‘ammennicoli’).

In questi giorni una polemica dai toni surreali pervade la politica siciliana. E’ la storia dei 15 parlamentari di sala d’ercole del movimento 5 stelle che non trovano il modo di percepire dalla regione un’indennità pari a 2 mila e 500 euro a testa. Questo perché una legge stabilisce che l’indennità di un deputato dell’ars debba essere pari a 12 mila euro (al netto dei vari ‘ammennicoli’).

In questi giorni una polemica dai toni surreali pervade la politica siciliana. E’ la storia dei 15 parlamentari di sala d’ercole del movimento 5 stelle che non trovano il modo di percepire dalla regione un’indennità pari a 2 mila e 500 euro a testa. Questo perché una legge stabilisce che l’indennità di un deputato dell’ars debba essere pari a 12 mila euro (al netto dei vari ‘ammennicoli’).

In questi giorni una polemica dai toni surreali pervade la politica siciliana. E’ la storia dei 15 parlamentari di sala d’ercole del movimento 5 stelle che non trovano il modo di percepire dalla regione un’indennità pari a 2 mila e 500 euro a testa. Questo perché una legge stabilisce che l’indennità di un deputato dell’ars debba essere pari a 12 mila euro (al netto dei vari ‘ammennicoli’).

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]