«Non c’è mai una volta che arriviamo in stazione e veniamo informati di eventuali guasti o blocchi. Lo scopriamo solo durante il tragitto». A parlare è Fabrizio Gemelli, uno dei tanti pendolari che ogni mattina utilizzano i treni tra Messina, Catania e Siracusa per recarsi al lavoro. Ma questa mattina il convoglio 12865 che da Santa Teresa di Riva doveva portarlo a Catania è stato bloccato dal precedente treno che per un guasto è rimasto fermo a Taormina.
«I guasti ai mezzi rotabili e le interruzioni alle infrastrutture ferroviarie ci possano stare – spiega Giosuè Malaponti, presidente del comitato pendolari siciliani -, quello che invece non condividiamo affatto sono gli accorgimenti che Trenitalia, affidataria del servizio, e Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, mettono a disposizione dell’utenza ferroviaria in queste criticità». Stamattina il treno regionale veloce 3865 partito alle 5.13 da Messina per Siracusa è stato fermato alla stazione di Taormina per un guasto nel tratto precedente a alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia.
«Fin qui tutto regolare – prosegue Gemelli – il guasto è imprevedibile. Peccato che io, salito sul treno successivo, sono venuto a sapere che c’erano dei ritardi da due miei amici che si trovavano su quel treno! Nessuno del personale della stazione mi ha comunicato quello che stava succedendo». E mentre Gemelli è sul suo treno, i pendolari del convoglio partito alle 5.13 vengono fatti scendere. Viene inviato un bus sostitutivo alla stazione di Taormina con soli venti posti e buona parte dei pendolari resta a terra. «E al danno si aggiunge la beffa – ricostruisce l’uomo – perché mentre i pendolari rimasti a Taormina aspettavano l’arrivo di un secondo bus, il treno sul quale ero io, il 3865, viene fatto partire lasciando a terra tutte quelle persone che erano fuori ad aspettare l’autobus sostitutivo».
Non va per il sottile Malaponti che definisce «inimmaginabile» quanto è successo stamane alla stazione di Taormina. «Ribadisco – sottolinea il presidente del comitato – che nessuna tempestiva informazione da parte di chi opera e gestisce sia il trasporto che l’infrastruttura ferroviaria è stata fornita. E purtroppo non riusciamo a interagire con i funzionari della Regione del dipartimento trasporti. Paradossalmente riuscivamo a confrontarci molto più facilmente quando del servizio se ne occupava direttamente il ministero».
Una mancanza di informazioni ancora più paradossale perché il guasto tecnico era noto già dalla notte. Dalle 2.30 infatti sul sito istituzionale delle Ferrovie è comparso un avviso sulla sospensione della circolazione ferroviaria tra Giarre e Taormina. E che per questo erano stati attivati servizi sostitutivi con autobus. «Una domanda ci sorge spontanea – aggiunge Malaponti – se l’inconveniente tecnico era già in programma dalle 2.30 come descritto su Fsnews.it, perché i bus sostitutivi non hanno funzionato così come previsto, visti gli enormi ritardi, disagi e disservizi? Chi paga per tutto questo? Chi risarcirà i pendolari per le ore di lavoro perse e da recuperare?».
Questi i numeri dei disagi di oggi: 356 i minuti di ritardo accumulati dai primi cinque treni del mattino ancora in viaggio tra Messina-Catania e Siracusa e 191 i treno-km al momento soppressi. Il comitato adesso di rivolge direttamente al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone, chiedendo che facciano luce su questo enorme disservizio procurato a migliaia di utenti del trasporto ferroviario. «Anche perché – conclude Malaponti – la Regione Siciliana paga a Trenitalia 111,5 milioni di euro per il trasporto ferroviario e anch’essa viene danneggiata da questi problemi tecnici, sempre più frequenti, alle infrastrutture ferroviarie».
Trenitalia informa che la circolazione, dalla tarda mattinata, è ripresa su un unico binario e che stasera interverranno i tecnici di Rfi per ripristinare il guasto. Questo significa che anche nel pomeriggio saranno possibili ritardi, «ma limitati a questione di minuti» precisano dall’azienda, e che da domani la situazione dovrebbe tornare nella norma.
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