Un operaio è morto nei pressi del costone roccioso alle spalle dello stabilimento della Cola Cola in via Hegel, a Palermo. Vitale Mastrangelo, 35 anni, di Castronovo di Sicilia è precipitato da una parete rocciosa mentre stava eseguendo dei lavori di messa in sicurezza di una cava. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Nella zona sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Sull’incidente indaga la Polizia e gli investigatori dovranno accertare se nel cantiere siano state rispettate tutte le norme di sicurezza.

Alla famiglia dell’operaio morto arriva il cordoglio del sindaco. «Ci uniamo al dolore dei familiari per la sua tragica scomparsa – dice Leoluca Orlando -. Tutte le istituzioni devono intervenire di concerto affinché siano utilizzati tutti gli strumenti a disposizione per aumentare i controlli e la sicurezza nei luoghi di lavoro». Intanto la Cgil e la Fillea Cgil di Palermo hanno annunciato che si costituiranno parte civile al processo. «Il primo nostro pensiero va ai familiari per quest’ ennesimo incidente sul lavoro» dicono il segretario della Cgil di Palermo, Enzo Campo, e il segretario della Fillea Cgil di Palermo, Francesco Piastra. 

«Più volte abbiamo denunciato una situazione di criticità diffusa nel settore degli appalti, legata all’applicazione delle normative sulla sicurezza e ai controlli  aggiungono -. Purtroppo è accaduto ancora quello che non doveva accadere e cioè che un operaio abbia perso la vita per sbarcare il lunario». La Cgil proporrà anche alle altre forze sindacali di costituirsi parte civile, per accertare «le responsabilità dell’impresa rispetto all’adempimento delle norme sulla sicurezza».