Impugnato l’esercizio provvisorio dal Consiglio dei ministri Le opposizioni: «Una pessima figura del governo Musumeci»

Arriva la scure del Consiglio dei ministri sulle leggi della Regione Siciliana. Su proposta della ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini è stata infatti impugnata la prima legge approvata dall’Ars nel 2022, nello specifico quella del 21 gennaio che autorizza l’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per il 2022. «Alcune disposizioni in materia di autorizzazioni di spesa e di assunzioni – si legge nelle motivazioni della decisione – si pongono in contrato con la normativa statale, violando gli articoli della Costituzione su equilibrio finanziario e competenze delle Regioni». Il testo di legge riguarda i lavoratori della forestale e la proroga del contratto per altri due anni ai lavoratori ex Aras transitati all’istituto sperimentale zootecnico.

«Nessuna delle norme impugnate ha refluenza sugli equilibri finanziari dell’esercizio provvisorio che rimane pertanto esente da censure da parte del Governo», scrive in una nota la Regione in cui preannuncia che i dipartimenti interessati «hanno richiesto di resistere di fronte alla Corte costituzionale in difesa delle previsioni normative». Con lo stop alla prima norma del 2022 non si sono fatte attendere le reazioni delle opposizioni. Il Movimento 5 stelle spiega che «il percorso seguito dalla Regione è fallimentare e servono soluzioni diverse e non basta certo rinviare i problemi». «Il governo non fa nulla per la nostra Isola, a parte litigare e spartirsi poltrone. Ma quando fa, raccoglie solo pessime figure», commenta invece il segretario regionale del Partito democratico in Sicilia, Anthony Barbagallo.


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