Il suo fascino da radical chic non ha incantato il pubblico del teatro greco di siracusa, dove laura boldrini, è stata accolta gelidamente e da sonori fischi. La presidente della camera, come racconta oggi il fatto quotidiano, ieri, dopo il suo tour nei centri di accoglienza per gli immigrati, ha raggiunto il teatro per assistere all'agamennone, peraltro con un notevole ritardo che ha snervato la gente costretta ad attendere il suo arrivo prima di potere godere della tragedia messa in scena.
Immigrazione, a Siracusa fischi per Laura Boldrini
Il suo fascino da radical chic non ha incantato il pubblico del teatro greco di Siracusa, dove Laura Boldrini, è stata accolta gelidamente e da sonori fischi. La Presidente della Camera, come racconta oggi il Fatto quotidiano, ieri, dopo il suo tour nei centri di accoglienza per gli immigrati, ha raggiunto il teatro per assistere all’Agamennone, peraltro con un notevole ritardo che ha snervato la gente costretta ad attendere il suo arrivo prima di potere godere della tragedia messa in scena.
“Per me Siracusa è tornare a casa” ha detto Boldrini, aggiungendo il solito ringraziamento ai siciliani per il grande senso di accoglienza e di sacrificio. Frasi e moine di cui i siciliani sono stanchi. E che, non a caso, sono state accolte da fischi e da urla al suon di “basta”. Una insofferenza contagiosa che solo qualche generoso è riuscito a coprire riuscendo a strappare un applauso finale.
Evidentemente, Siracusa e la Sicilia, sono stanchi. Di parole e complimenti da parte di istituzioni che non sanno andare oltre parole e complimenti. E, che lasciano alla nostra Isola il peso di dovere gestire una immigrazione di proporzioni bibliche.
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