Inutile girarci intorno: la Sicilia è già al collasso per gli sbarchi continui che portano migliaia di migranti al giorno sull’Isola. Non a caso, lo stesso Viminale ha parlato di numeri da record che ricordano quelli del 2011, l’anno della Primavera Araba. I centri di accoglienza fanno quello che possono, inclusi quelli per i minori. Ma sono allo stremo:

“Non siamo in difficoltà, siamo disperati. Non sappiamo più cosa fare. Tanti ragazzi arrivano con la scabbia, con la tubercolosi, ora c’è pure il problema di ebola. Nessuno ci ha detto come dobbiamo comportarci in proposito”.

La denuncia è di Rita Balestrieri, titolare di una comunità per minori dell’agrigentino, che parlando con Radio 24, esprime tutta la sua amarezza per lo stato di abbandono che vive chi di accoglienza si occupa:

“Ma l’Italia lo sa cosa significa fare accoglienza? Noi facciamo accoglienza, senza aiuti di nessun genere. Da anni ho 12 minori sul mio stato di famiglia”.

Allarmi si moltiplicano in tutta la Sicilia. Il Sindaco di Piana degli Albanesi ha già scritto al Prefetto per comunicare che il centro del Comune sta scoppiando. Che si rischiano disordini. E non è il solo.

Ma il rischio che preoccupa di più è quello sanitario. Come sappiamo l’assessorato regionale alla Salute, più volte da noi sollecitato a spiegare cosa si stia facendo per fronteggiare i rischi per la salute pubblica, si è trincerato dietro un arrogante silenzio.

Forse, se ne saprà di più oggi  pomeriggio. A Modica, infatti, asi terrà un vertice sul “Piano sanitario di sicurezza per emergenza sbarchi”.  Dovrebbe partecipare un dirigente dell’Assessorato regionale della Salute, il Prefetto di Ragusa Annunziato Varde’, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Capitaneria di Porto, i vertici provinciali dell’Asp, i Sindaci di Ragusa,Pozzallo, Scicli, Comiso e Ispica.

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