La fondazione Amato onlus, che dal 1993 si occupa a Catania del problema del disagio psichico, ha iniziato nel 2011 un progetto per portare sul web le descrizioni e le schede di un totale di 50 siti culturali siciliani. Obiettivo: creare una guida turistica per diversamente abili. «Presto arriveranno anche gli elenchi sugli stabilimenti balneari accessibili», spiega Giuseppa Caudullo, presidente della fondazione
Il turismo per disabili con Siciliaccessibile.it Schede curate da una fondazione catanese
Venticinque siti storici, sedici archeologici, nove naturalistici e dieci strutture alberghiere. Sono le recensioni sull’accessibilità delle mete turistiche per i disabili preparate dalla fondazione Amato onlus di Catania. L’ente è nato nel 1993 per indagare il fenomeno del disagio psichico, ma dal 2011, tramite il sito Siciliaccesibile.it, ha avviato quest’opera di monitoraggio, al quale tra non molto si aggiungerà «un elenco degli stabilimenti balneari accessibili e delle strutture per la ristorazione per i celiaci in tutte le province siciliane», spiega la presidente della fondazione Giuseppa Caudullo.
Le schede sono preparate «raccogliendo con cadenza annuale dei moduli da compilare ai vari enti e siti. Alcune, come quelle delle piazze, le abbiamo invece preparate noi», spiega Caudullo, e permettono tramite un sistema con tre colori di capire subito se un determinato sito turistico sia fruibile per vari tipi di disabilità. Si va dal verde dei siti totalmente accessibili, passando per il giallo per quelli ad accessibilità parziale al rosso per quelli non accessibili. Le schede, inoltre, sono accostate da una breve relazione sullo stato del sito e da informazioni più dettagliate che comprendono la disponibilità di percorsi dedicati, la presenza di audio guide e persino la possibilità di raggiungere il luogo con mezzi pubblici.
«In Sicilia siamo molto indietro rispetto a tante realtà turistiche italiane ed europee – continua Caudullo – tanto che la maggior parte dei siti recensiti hanno il colore arancione. E la mancanza di accessibilità è anche un danno economico», dichiara il presidente della fondazione. «Quello del turismo per disabili – prosegue Caudullo – è un grande mercato turistico di nicchia: a Londra, Parigi, Barcellona, lo hanno ben capito. I disabili in Europa sono circa l’11 per cento della popolazione, e viaggiano sempre in compagnia di qualcuno». Un settore, quindi, che secondo le stime fornite dalla fondazione riguarda almeno 30 milioni di persone in Europa.
Una parte della scheda dedicata al teatro greco di SiracusaDella potenzialità, però, sembrano essersi accorti gli albergatori. «Lo scorso anno abbiamo fatto un protocollo di collaborazione con l’associazione Confindustria alberghi, e l’anno precedente con Ance (l’associazione dei costruttori edili, ndr). Le attività in collaborazione, che prevedono l’ampliamento del numero di alberghi e siti recensiti, non ha ancora avuto uno sviluppo concreto. Noi chiediamo però di compilare una scheda dettagliata con una trentina di pagine,e non è un impegno facile, soprattutto perché a carattere volontario», conclude Caudullo.