Il retroscena: ddl salvaimprese, Forza Italia nel caos

Tra accuse di consociativismo ed una unanime condanna del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, reo di accettare supinamente prelievi statali senza battere ciglio, l’Ars si accinge ad approvare il disegno di legge sui debiti della pubblica ammnistrazione, quindi l’accensione di un mutuo da quasi un miliardo di euro, alias un indebitamento per i prossimi 30 anni che pagheranno i siciliani con l’addizionale Irpef e con l’Irap alle stelle.
Le critiche non sono mancate,  come vi abbiamo raccontato qui, ma solo il Movimento 5 Stelle e la Lista Musumeci hanno annunciato voto contrario, mentre il Nuovo centrodestra di Angelino e Forza Italia si asterranno. Almeno così hanno dichiarato in Aula.

La precisazione è d’obbligo, perché secondo quanto risulta a LinkScilia, proprio in questi momenti, mentre l’Aula è riunita, dentro Forza Italia sarebbe scoppiata una violentissima polemica. I telefoni tra Roma e Palermo sarebbero roventi: molti dei deputati nazionali e dei candidati alle europee si starebbero opponendo alla decisione annunciata dal gruppo parlamentare all’Ars di astenersi dal voto. Astensione che potrebbe risultare strategica per l’approvazione di questo discutibile provvedimento.

Le prime linee di Forza Italia, così sembra, vorrebbero un voto contrario, perché ritengono che assumersi la responsabilità di un disegno di legge del genere, potrebbe compromettere la campagna elettorale per le elezioni europee già di per sé difficile.

Vederemo che succede. Il dibattito è ancora in corso.

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