Sotto accusa uno scatto del servizio d'ordine a Rossano, in Calabria, con le emoticon di rosa maialini al posto delle facce degli agenti. Il giorno prima di arrivare a Catania per il concerto alla villa Bellini. Ora è polemica, che potrebbe finire in tribunale
Il rapper Frah Quintale e la foto dei poliziotti-maiali Sindacato Usip presenta un esposto contro l’artista
Un successo di pubblico, con annessa polemica e, forse, uno strascico in tribunale. Si è chiuso così il concerto del rapper bresciano Frah Quintale che si è esibito domenica alla villa Bellini, a Catania, davanti a seimila giovani. Disco di platino, con più di 250 milioni di ascolti sulle piattaforme per l’ascolto di musica online, Francesco Servidei – questo il nome di battesimo dell’artista – la sera prima aveva calcato il palco di Rossano, in Calabria. E tra gli scatti della serata, sul suo profilo Instagram – con quasi 400mila fan – ne era comparso uno particolare: la foto del servizio d’ordine, composto da sette agenti di polizia, con le facce coperte da emoticon raffiguranti dei maialini rosa. Una scelta che non è passata inosservata ai sindacati di polizia etnei, nel giorno in cui si preparavano ad accoglierlo in città. «Il cantante Frah Quintale ha superato davvero ogni limite nella sua ricerca di facile pubblicità. L’Usip ha presentato un esposto, chiedendo ogni provvedimento utile a sanzionare questo evidente abuso di quella libertà di espressione di cui siamo assertori e garanti», fa sapere Alessio Poidomani, segretario Usip Catania.
«Ormai l’obsoleta comparsata del finto rivoluzionario che se la prende con gli sbirri è davvero insopportabile, banale quanto superficiale – gli fa eco Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato – La sicurezza, piuttosto, è una cosa molto seria». E a intervenire è anche Enza Meli, segretaria generale della Uil di Catania: «Libero chiunque di cercare un quarto d’ora di celebrità, ma non ad ogni costo. Offendere lavoratrici e lavoratori della polizia, come di tutte le forze dell’ordine e delle istituzioni democratiche, non è consentito a nessuno. A maggiore ragione se ciò può rappresentare una sorta di spot per il concerto di Catania dove donne e uomini in divisa hanno pagato con le proprie vite un prezzo altissimo al loro senso del dovere».