E ancora presto per commentare i risultati elettorali. Anche perché non sappiamo come finirà alla Camera dove il risultato del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo potrebbe essere clamoroso. Un dato, però, sembra emergere in queste ore: la vittoria del centrodestra in Sicilia, in Campania e in Lombardia (e forse anche in altre Regioni).
Se i risultati definitivi del Senato confermeranno questi numeri, a Palazzo Madama nessuno dei tre schieramenti avrà la maggioranza per governare. Già, i tre schieramenti. Perché al centrodestra e al centrosinistra si è aggiunto un terzo schieramento: il Movimento 5 Stelle.
Se i risultati, al Senato, saranno questi, ciò confermerà lassurdità di una legge elettorale che, in una democrazia a bicameralismo perfetto, consente a uno schieramento politico di avere il premio di maggioranza in una Camera (Montecitorio) escludendolo nella seconda Camera (al Senato).
Sullassurdità di questa legge elettorale – detta Porcellum – il nostro giornale si è più volte soffermato nei mesi scorsi. Una legge che, in prima battuta, è antidemocratica, perché impone le liste bloccate, ovvero deputati della Camera e senatori non scelti dallelettorato, ma dalle segreterie romane dei Partiti. Che, grazie al Porcellum, metteno in lista i propri camerieri.
Con il Porcellum gli elettori non hanno voce in capitolo: sono costretti a votare i candidati messi dalle segreterie politiche romane. In blocco.
Lesempio di quanto sia antidemocratica questa legge lo hanno assaporato in Sicilia i dirigenti del Pd, che si sono visti piazzare nelle liste siciliane del proprio Partito ben otto candidati imposti da Roma! Gente che con la Sicilia, nella stragrande maggioranza dei casi, non ha nulla a che spartire!
Il bello è che a non volere cambiare questa legge elettorale schizofrenica sono stati, soprattutto, il Pdl, il Pd e lUdc. Ognuno di questi tre Partiti pensava di guadagnarci. Finora, a quanto sembra, questa legge ha favorito solo il Pdl di Berlusconi, il cui schieramento – il centrodestra – alle elezioni per il Senato, pur prendendo, complessivamente, meno voti del centrosinistra, solo perché ha conquistato alcune Regioni-chiave, di fatto esce vincitore, impedendo al centrosinistra di governare.
La politica italiana non è nuova a certe bravate ‘intelligenti’. Che dire, pr esempio, della legge elettorale per siciliana? Quella, per intendersi, introdotta dall’Assemblea regionale siciliana nel 2001, ovvero la legge che ha introdotto l’elezione diretta de presidente delle Regione?
Quella siciliana – assurdità che fa il paio con il Porcellum – è, forse, l’unica legge elettorale al mondo che prevede il ‘listino’, senza dare, però, al presidente della Regione eletto la certezza di una maggioranza in Aula. In pratica, in Sicilia – cosa successa lo corso ottobre, non vent’anni fa – butta fuori nove deputati eletti dalle liste che si sono fatti il ‘mazzo’ (spendendo anche i soldi per la campagna elettorale) ‘promuovendo’, sul campo, i nove pizzati nel listino del presidente della Regione che ha vinto. Gente che, invece, non hanno fatto una mazza.
Tutto questo, lo ripetiamo, senza dare la maggioranza allo stesso presidente della Regione!
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