Investimenti per 65 milioni e un aumento dei passeggeri da 4,5 a 7 milioni nel giro di dieci anni. Sono questi gli obiettivi del master plan della Gesap approvato dall’Enac che cambierà il volto dell’aeroporto Falcone Borsellino. Al termine di un anno tribolato e dopo le recenti polemiche con il presidente dell’Enac Vito Riggio che lamentava i ritardi degli interventi, lo scalo di Punta Raisi può guardare con più fiducia al futuro avendo chiuso il bilancio in utile per il secondo anno consecutivo.
L’ultimo contratto di programma 2011-2014 era scaduto da undici mesi ed è stato realizzato solo in parte perché le tariffe sono state aggiornate soltanto a settembre 2012, con diciannove mesi di ritardo. La Gesap avrebbe dovuto investire 162 milioni di euro, di cui 92 milioni in autofinanziamento e 70 pubblici, ma alla fine ha realizzato investimenti per 85 milioni, di cui 52 in autofinanziamento e 33 pubblici. Il nuovo contratto di programma 2016-2019 contiene una riprogrammazione dei soldi non spesi per un importo complessivo di 65 milioni di euro di cui 13 pubblici. «I prossimi mesi – dice a MeridioNews il presidente della società Fabio Giambrone – ci vedranno impegnati con scadenze molto importanti che modificheranno il profilo di questo aeroporto, che migliorerà in modo visibile. Le rispetteremo tutte. L’Enac? Nessuna polemica, normale dialettica fra l’ente che controlla e l’ente gestore. La migliore risposta sarà che faremo tutti i lavori previsti dal piano di investimento».
«Quelli in corso sono in fase di definizione – continua Giambrone -. Fra quindici giorni ci trasferiamo nella nuova palazzina servizi e nei primi mesi del 2016 saranno pronte sia la hall arrivi sia la terza sala check-in. In questi anni c’è stata una fortissima accelerazione dei cantieri in sospeso». Le principali opere del nuovo contratto sono la riqualificazione delle infrastrutture di volo e l’adeguamento e ampliamento dell’aerostazione passeggeri: da sole valgono qualcosa come 50 milioni di euro, con la maggior parte degli interventi che però vedrà la luce solo dopo il 2020. Prima, infatti, «è prioritario l’adeguamento della struttura e il livello del comfort fornito all’utenza – scrive l’Ente nazionale dell’aviazione civile – anche considerando la capacità di spesa dichiarata dalla società di gestione».
Un impegno non da poco per una società che dal 2009 al 2012 ha registrato risultati di esercizio costantemente negativi. I momenti più difficili sono stati nel biennio 2011-2012, con perdite rispettivamente per 3,3 e 7,6 milioni. Il bilancio si è chiuso in attivo per la prima volta nel 2013 con 1,2 milioni e l’inversione di tendenza è proseguita nel 2014 con un utile di 1,14 milioni, comunque in calo del 10 per cento, e un traffico di 4,5 milioni di passeggeri (+4,82 per cento sul 2013), un progresso in media con gli altri aeroporti italiani. A novembre 2014, inoltre, l’assemblea dei soci ha deliberato l’aumento del capitale da 25,2 a 66,8 milioni tramite l’utilizzo di 41,6 milioni della riserva da sovrapprezzo azioni, che ha consentito di ridurre l’indebitamento finanziario della Gesap dai 72,1 milioni del 2013 ai 39,5 del 2014. E i conti non potranno che migliorare con il nuovo aggiornamento delle tariffe per il 2015, con una maggiorazione dello 0,60 per cento.
Ma entriamo nel dettaglio degli interventi anno per anno. Oltre alla hall arrivi (12,6 mln) e alla terza sala check-in (6,3 mln), entro il 2016 è previsto l’ampliamento del piazzale aeromobili (21,7 mln di euro, giunto al 76 per cento); nel 2017 il varco carraio ovest (2,5 mln) e il rifacimento e la manutenzione straordinaria delle piste (8,5 mln); nel 2018 la nuova rete Ict (2,7 mln), la demolizione degli edifici 16 e 17 e l’ampliamento del parcheggio per il noleggio delle automobili (1,2 mln); nel 2019 la demolizione della centrale tecnologica e dell’inceneritore (1,8 mln). Nel 2020 sono previsti il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture air side (19,2 mln), l’ampliamento delle fognature per le acque nere e il nuovo impianto di depurazione (1,8 mln), il varco lato Palermo e l’area Rfi (756mila euro), il rifacimento della copertura del tunnel del treno (1,5 mln).
Oltre il 2020 sono fissati la presa a mare di raffreddamento (3,1 mln), il parcheggio pullman (437mila euro), il Twr e il blocco tecnico, gli uffici handler, i servizi airside e il potenziamento delle cabine elettriche (16,8 mln), l’area logistica (1,1 mln), il parco a mare e il percorso di visita (6,2 mln); per il 2021, infine, la prima fase dell’adeguamento sismico e della ristrutturazione del terminal passeggeri (56,3 mln). Risultano ormai ultimati i lavori per la sorveglianza perimetrale (2,2 mln), la nuova centrale tecnologica e il completamento delle reti fognarie (8,8 mln), la rete idrica (1,4 mln), lo smaltimento acque piovane (1,9 mln), il nuovo carb arrivi (1,7 mln), la palazzina servizi (14,6 mln), il consolidamento del costone roccioso (1,7 mln).
Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale Papardo di Messina sono state sequestrate dai carabinieri del…
Sanzioni per un totale di 132mila euro sono state applicate a Catania dalla polizia ai titolari di…
Fogli di via, ammonimenti, avvisi orali e daspo urbano. La questora di Caltanissetta, Pinuccia Albertina…
Giudizio immediato nei confronti di Daniele Alba, meccanico di 35 anni di Cianciana, nell'Agrigentino, che…
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato da Nicola Catania confermando definitivamente l’elezione…
Lo scorso 18 ottobre sono arrivate da Roma, dagli uffici del ministero dell'Interno, in concerto…