CON RISPETTO PARLANDO, FERRANDELLI E’ L’ULTIMO ARRIVATO (DOPO UN PERCORSO – METTIAMOLA COSI’ – MOLTO ACCIDENTATO). E’ MOLTO SINGOLARE CHE SIA LUI E NON IL LEADER DI QUESTA CORRENTE A DETTARE LA LINEA POLITICA…
Se ne sentono e se ne dicono tante, in queste ore, sulla politica siciliana. Parlano in tanti. ma, forse, manca una presa di posizione da parte del leader dei renziani siciliani, Davide Faraone.
Al suo posto – e sinceramente non abbiamo capito perché – parla Fabrizio Ferrandelli. Ammesso e concesso, ovviamente, che Ferrandelli parli a nome dei seguaci di Matteo Renzi in Sicilia. Il particolare non è di poco conto. Per tanti motivi.
In primo luogo, perché in un momento politico così difficile – con il PD siciliano che si è dissociato dal Governo di Rosario Crocetta – sarebbe opportuno che a parlare sia il leader di un’area politica e non l’ultimo arrivato.
Per carità: massimo rispetto per Fabrizio Ferrandelli. Però non possiamo dimenticare che, in poco più di un anno, abbiamo visto Ferrandelli passare da Italia dei Valori di Leoluca Orlando – dove, peraltro, era arrivato da poco – al PD di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia, l’estate del 2012 ancora insieme nel sostenere il Governo regionale di Raffaele Lombardo.
Lo abbiamo visto, Ferrandelli, con Cracolici e Lumia candidarsi alle primarie per le elezioni comunali di Palermo contro Rita Borsellino. Appoggiato, Ferrandelli, da Rosario Crocetta.
Poi, alle elezioni regionali, Ferrandelli ha abbandonato Cracolici e Lumia per passare sotto le bandiere del PD di Mirello Crisafulli. Si è preso l’appoggio di questa parte del Partito Democratico, è stato eletto a Sala d’Ercole ed è passato con i renziani.
Ripetiamo: tutto legittimo. In Sicilia, poi, con l’avvento di Lombardo e Crocetta, i cambi di casacca sono diventati il ‘sale’ della politica. Mezza Assemblea regionale siciliana è fatta da transfughi che passano da una parte all’altra a seconda della convenienza del momento.
Restiamo stupiti, però, nel leggere che, a nome dei renziani siciliani, a parlare sia Ferrandelli. Che, tra le altre cose, pronuncia parole strane. Come la tesi che a decidere la linea del PD siciliano non debba essere la direzione regionale del Partito.
Chiediamo e ci chiediamo: chi dovrebbe decidere la linea del PD siciliano? Roma, come predica in queste ore l’assessore regionale Luca Bianchi che, sempre in queste ore, si è ricordato di far parte del PD?
Il silenzio di Faraone è strano, molto strano. I renziani stanno ‘imbarcando’ anche Crocetta con la sua Giunta armata-Brancaleone? Noi non ci possiamo e non ci vogliamo credere. Anche perché ricordiamo perfettamente tutto quello che ha detto lo stesso Faraone sul Governo Crocetta. Giudizi politici molto diversi – anche per l’estrema chiarezza del linguaggio di Faraone – rispetto al linguaggio un po’ ‘democristiano’ e, di conseguenza, un po’ ambiguo, di Ferrandelli.
Onorevole Faraone, ci faccia capire. Venga allo scoperto. Siete ancora ‘rottamatori’ o avete in testa di ‘riciclare’ nel ‘nuovo’ anche Crocetta e i suoi disastrosi assessori?
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