Nessun tendone da circo nel capoluogo etneo, per il momento. «Stiamo facendo la ricognizione dei terreni comunali per capire se ce ne sono di adatti in zone decentrate», spiega a MeridioNews l'assessore alle Attività produttive e al Centro storico Ludovico Balsamo
Il Comune non concede il suolo per spettacoli circensi «Nessun giudizio etico, manca area con requisiti giusti»
Niente circo a Catania. Almeno per il momento. Sono entrambe del 20 agosto le ultime due richieste rifiutate dalla direzione Sviluppo e attività produttive dell’ente comunale etneo per «l’occupazione di suolo pubblico per l’installazione della struttura circense». Nelle motivazioni addotte dal Comune per il rifiuto dell’istanza si legge che «questa amministrazione comunale non ha individuato le aree da destinare alle attività dello spettacolo viaggiante e i relativi criteri di assegnazione; inoltre, ha espresso l’orientamento di vietare l’insediamento di strutture circensi nelle zone del centro storico».
A essere stata rigettata ieri è l’istanza presentata da Milla Lavalovich Daniela Jesus Deguadalupe, legale rappresentante della ditta Lidia Togni nel mondo (con sede legale a Pagani, in provincia di Salerno), per l’installazione del Circo nazionale Lidia Togni per effettuare spettacoli nel periodo dall’1 ottobre al 18 novembre del 2018. Nello stesso giorno e con le stesse motivazioni non è stata accolta nemmeno la richiesta arrivata da parte di Giuseppe Mavilla, titolare dell’omonima ditta individuale con sede legale a Salerno, per l’installazione del Circo Lamar per manifestazioni nel periodo compreso tra il 15 dicembre 2018 e il 15 gennaio 2019. Al provvedimento le aziende possono comunque fare ricorso al tribunale amministrativo regionale (entro 60 giorni) o al presidente della Regione Siciliana (entro 120 giorni), come specificato anche nello stesso documento del Comune.
«Dall’inizio dell’anno sono sette o otto i rifiuti che da parte dell’amministrazione sono stati opposti alle richieste di occupazione del suolo pubblico per spettacoli circensi», conferma a MeridioNews Ludovico Balsamo, assessore con deleghe ad Attività produttive e Centro storico. «La motivazione – aggiunge – è duplice: da una parte, il fatto di non aver ancora individuato un’area comunale che abbia i requisiti adatti per ospitare manifestazioni di questo genere e dall’altra anche per questioni igienico-sanitarie che riguardano sia la tutela degli animali spesso utilizzati all’interno dei numeri nei circhi che le conseguenze per la popolazione residente».
Sulla questione delle strutture circensi da ospitare in città non esiste un regolamento comunale e, qualche anno fa, la ditta Fraggetta & C., gestore delle spiagge libere etnee, aveva scavalcato il Comune dando una autorizzazione al circo Orfei con animali al seguito sul litorale sabbioso cittadino, accanto alla spiaggia libera numero 1. «Al momento – precisa l’assessore – nulla osta a organizzare gli spettacoli circensi su aeree private, sempre dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte della commissione di vigilanza». Nessuna contrarietà da parte dell’amministrazione comunale nei confronti del circo né per motivi tecnici né per questioni etiche. «Stiamo avviando una ricognizione di tutti i terreni comunali inutilizzati per capire – anticipa Balsamo – se in alcuni sarà possibile ospitare questo tipo di spettacoli. Continueremo a evitare il centro storico, come facciamo già per tutte le altre manifestazioni che portano un notevole afflusso di persone, preferendo aree comunali più decentrate per motivazioni legate soprattutto alla viabilità».