Il business rifiuti, i conti della raccolta differenziata Nell’area del Comune spesi quasi 3 milioni di euro

Un costo complessivo di due milioni e 600mila euro in tre anni, dal 2014 al 2016, per una percentuale di raccolta differenziata che alla fine del 2016 è arrivata a una cifra di poco inferiore al sette per cento. Sono questi i numeri della separazione dei rifiuti nell’area di diretta competenza del Comune di Catania, in una mappa che riguarda i quartieri del centro città e che coinvolge oggi, dopo sei step, una fetta di popolazione di circa 20mila abitanti. I dati che MeridioNews è in grado di fornire sono il frutto di un lungo lavoro di raccolta e ricerca tra le delibere disponibili sul sito web di palazzo degli Elefanti.

Tra le voci dell’elenco che suscitano curiosità c’è quella denominata «animazione territoriale». Nessuna spesa nel 2014, mentre tra il 2015 e il 2016 si è arrivati alla cifra complessiva di oltre 200mila euro. Si tratta di soldi destinati, come si legge in una delibera della direzione Ecologia, alle «associazioni di volontariato interessate all’ambiente per la partecipazione ad attività di animazione territoriale per l’avvio della raccolta differenziata». Tra le delibere 2016 si trovano le varie liquidazioni, come i 9.539 euro per l’associazione Le aquile di Catania sezione Luigi Rullo, 6.854 euro per l’associazione sportiva dilettantistica Catania sub, 13.758 euro per l’associazione Rifiuti Zero, 10.747 euro alla fondazione Ebbene e 5.652 euro all’associazione Assoutenti.

I costi affrontati da palazzo degli Elefanti comprendono pure le attrezzature. Che per il biennio appena trascorso sono costate 326mila euro. Tra le ditta fornitrici c’è spesso l’azienda friulana Matiussi Ecologia. Società specializzata nella produzione dei contenitori per la raccolta differenziata porta a porta. Voce alla quale deve essere collegata quella con la dicitura «materiale vario». Nel 2014 la spesa in questa casella ammonta a 36.193 euro, diminuisce leggermente nel 2015 con un impegno di spesa di 15mila euro, e aumenta nuovamente lo scorso anno raggiungendo quota 57mila euro. In questo grande insieme rientra la fornitura di 280mila sacchetti in polietilene, costati 20mila euro e forniti dalla ditta La Casalinda srl in provincia di Cuneo, ma anche 500 posacenere per esterno, comprati per 15mila euro dall’azienda siracusana Tech Servizi srl, recentemente citata nell’inchiesta antimafia Penelope ma non coinvolta. Nella stessa tipologia di oggetti ci sono pure i 200 contenitori per le deiezioni canine, costati quasi 20mila euro e commissionati alla società Lazzari srl di Maglie, in provincia di Lecce. 

Le uscite maggiori arrivano quando si analizza il noleggio dei mezzi per effettuare il servizio di raccolta. L’importo è di poco superiore ai 28mila euro nel 2015, ma sale a dismisura nel 2016 con la cifra che supera i 130mila euro. Scorrendo le fatture ci sono quelle liquidate alla Sicily by Car di Carini, in provincia di Palermo che ha noleggiato al Comune 18 furgoni, senza conducente, per un costo complessivo di quasi 48mila euro. I mezzi sono stati utilizzati per la distribuzione dei kit per la differenziata per un periodo iniziale di 60 giorni, poi prorogato per altri due mesi al costo di 28mila euro. Il noleggio però comprende anche i veicoli utilizzati ogni notte per raccogliere i sacchetti pieni di spazzatura. Palazzo degli Elefanti non riesce con i propri mezzi ed ecco perché nel 2016 si è affidato alla Ls Service, società specializzata nella fornitura di furgoni per il settore ecologia. Nell’estate dello scorso anno viene affidato, in maniera diretta, il noleggio di sei autocarri senza conducente per un periodo di sei mesi, al costo di oltre 30mila euro.

I campi con le uscite più consistenti sono però quelli del 2014 che riguardano il potenziamento da 400mila euro delle isole ecologiche – che non godono di buona salute – e l’attesa premialità per i cittadini, ma anche i corsi di educazione nelle scuole primarie per 320mila euro. Veri e propri tour informativi, quest’ultimi, per spiegare ai bambini come funziona la differenziata e il conferimento dei rifiuti in discarica. Uno degli ultimi risale all’inizio di dicembre 2016 e si è svolto in 45 classi. Alla voce «servizio di selezione del multimateriale» bisogna annotare uscite complessive per 87mila euro, destinati alla separazione di vetro, plastica e lattine derivanti dalla raccolta differenziata. Operazione che costa 95 euro a tonnellata più Iva ma che non comprende i costi per il conferimento in discarica degli scarti di lavorazione. Il lavoro è affidato sempre all’azienda specializzata di Misterbianco Con.Te.a. Tra i quartieri cittadini, il primo in cui viene sperimentato il porta a porta è stato quello di Santa Maria Goretti. Il servizio viene affidato dal Comune, a metà 2015, alle società commissariate Ipi-Oikos. L’impegno di spesa indicato è di 84mila euro e nel 2016, tra le varie determine, si trovano i pagamenti delle fatture. Allo stesso raggruppamento d’imprese può essere collegata anche la voce «richiesta servizi extra». Tra questi ci sono i quasi 43mila euro per la differenziata in piazza Carlo Alberto.

Dario De Luca

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