I Carabinieri tra Palermo, Ficarazzi e Santa Flavia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di: Paolino Cavallaro, Domenico Siciliano, Attilio Di Stefano, Salvatore Storniolo e Antonino Ribaudo (Uno agli arresti domiciliari e gli altri in carcere). Sono ritenuti responsabili di ricettazione di assegni, truffa e falso, tramite la negoziazione di assegni di provenienza illecita. Fra questi, numerosi titoli del Banco di Sicilia provenienti dallo smarrimento di 5.000 stampe denunciato il 27 ottobre del 2005 presso la Stazione Carabinieri di S. Croce Camerina. L’esecuzione dei provvedimenti conclude un lungo e complesso iter investigativo che, riprendendo trasversalmente più indagini pendenti presso la Procura della Repubblica di Palermo in tema di ricettazione di titoli di credito e truffe mediante assegni.
E’ stato così possibile ricostruire l’esistenza di una vera e propria organizzazione, grazie a perquisizioni, sequestri, interrogatori, intercettazioni telefoniche ed ambientali, integrate dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Le indagini hanno preso spunto nel 2012 dall’accertata contraffazione di un contratto preliminare relativo alla vendita di una villetta ad Altavilla Milicia a una persona ormai deceduta, dietro la falsa corresponsione di assegni del Banco di Sicilia, tutti o quasi nella disponibilità di Antonino Ribaudo, dando luogo a centinaia di procedimenti penali per ricettazione e truffe.
Gli organizzatori, potendo contare sulla disponibilità di veicoli di pregio, vestendo alternativamente gli abiti dell’uomo facoltoso o dell’autista, inscenavano l’arrivo di un acquirente propenso ad effettuare spese assai generose – per l’acquisto di lussuosi abiti griffati, sontuosi pranzi presso rinomati ristoranti, che venivano poi puntualmente pagate con effetti bancari privi di alcun valore. Polino Cavallaro e Domenico Siciliano avevano anche aquistato, in più occasioni, presso una galleria d’arte palermitana, circa 75 quadri di pittori siciliani, alcuni di rilevanza nazionale, consegnando in pagamento assegni fasulli per un valore complessivo di circa 100 mila euro. Gran parte dei dipinti, tra i quali una litografia di Guttuso, nel corso delle indagini, è stata sequestrata e restituita all’avente diritto.
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