L'annuncio del trasferimento dei bambini della scuola primaria Martin Luther King di Guardia ha suscitato le proteste di numerose mamme: «È una scuola perfetta, non si può toccare sempre l'istruzione quando c'è da fare tagli». Il provvedimento rientra tra le misure di spending review presentate dall'amministrazione Barbagallo
Guardia, alunni trasferiti e scuola ai privati «Il Comune fa cassa con l’istruzione»
«La ristrutturazione della scuola media non giustifica il trasferimento dei nostri figli». A una settimana dall’acceso confronto con il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, le mamme della scuola Martin Luther King continuano a manifestare il proprio dissenso davanti a una decisione che «danneggerà tantissime famiglie». Il riferimento va all’annuncio da parte dell’amministrazione comunale del prossimo trasferimento degli alunni della scuola primaria Martin Luther King nel plesso Giambattista Arista di Guardia.
Il provvedimento – a detta dell’amministrazione – servirà a reperire nuove entrate per le casse comunali, derivanti dall’affitto della struttura ai privati. E nonostante il primo cittadino acese abbia annunciato che l’Arista beneficierà di 187 mila euro che verranno utilizzati per il miglioramento e la messa in sicurezza dell’istituto, per le mamme della Luther King cambia poco: «I soldi che giungeranno dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti – spiegano – andranno a colmare le carenze strutturali della scuola media, che dovrà ospitare i nostri bambini. Ciò però non cambia il nostro stato d’animo, poiché continuiamo a essere convinti che la Luther King non dovrebbe essere dismessa». I genitori dei piccoli alunni della scuola primaria sostengono che la struttura è stata realizzata in seguito alla ricostruzione del terremoto del 2002: «Si tratta di una scuola moderna e nuova – continuano – con laboratori attrezzati e tutti i servizi necessari per un insegnamento d’avanguardia. Non è giusto che per fare cassa si vada a toccare l’istruzione».
Ad aumentare il dissenso ha contribuito la notizia della mancata introduzione del taglio delle indennità tra le misure di spending review previste dalla giunta Barbagallo: «La storia si ripete a tutti i livelli – aggiungono le donne – Che sia a livello nazionale o locale, quando c’è da tagliare si pensa subito all’istruzione e alla cultura. Il taglio delle indennità? Il risparmio forse non sarebbe stato pari a quello che otterranno affittando ai privati la scuola, tuttavia avrebbe avuto la sua importanza in fatto di buon esempio».
A indorare la pillola non è servito nemmeno fare osservare che, con il trasferimento nel plesso Arista, i bambini potranno usufruire di teatro e palestra: «È un discorso che lascia il tempo che trova. Si tratta di un istituto comprensivo, quindi il teatro i bambini lo avrebbero comunque potuto utilizzare. Per quanto riguarda la palestra è vero, nella Luther King non c’è, ma onestamente con il trasferimento saranno più le perdite che i vantaggi».
Secondo le mamme, il trasferimento potrebbe arrecare conseguenze negative anche sul futuro dell’istituto: «Accorpando le due scuole si impedirà la formazione di nuove classi – concludono – ed è bene sapere che fino a oggi la Luther King era una scuola che attirava iscrizioni dall’intero hinterland. Questo, proprio per la qualità dei servizi offerti».
La questione della dismissione della scuola primaria arriverà in consiglio comunale il prossimo 16 ottobre, quando verrà discussa una mozione presentata dalla consigliera di Forza Italia, Valentina Pulvirenti: «Non è il principio dell’accorpamento – spiega – che è in discussione, quanto l’idea di partire da una scuola che funziona alla perfezione. Si parla di un risparmio di 30mila euro annuali, una cifra che non reputo valga il disagio che verrà arrecato ai bambini».