Una «lite pretestuosa», poi gli insulti e il lancio di soprammobili. È successo ieri pomeriggio nel Comune calatino, quando una donna di 35 anni di origini ragusane è stata costretta a nascondersi in una stanza col figlio e a chiedere l'aiuto dei carabinieri. Alle forze dell'ordine ha raccontato violenze da più di 13 anni
Grammichele, maltrattava la moglie dal 2003 Arrestato 46enne dopo un’altra aggressione
Si è nascosta dentro a una stanza assieme al figlio e ha chiamato il 112, chiedendo aiuto ai carabinieri. È successo ieri pomeriggio, a Grammichele, quando una donna di 35 anni di origini ragusane è riuscita a fare arrestare il marito, un pregiudicato grammichelese di 46 anni. La lite «pretestuosa», come la definiscono i carabinieri, era scoppiata poco prima. E l’uomo avrebbe iniziato a insultare la donna davanti al figlio di nove anni.
La discussione sarebbe poi passata dal piano verbale a quello fisico. E il marito avrebbe iniziato a lanciare verso la donna alcuni dei soprammobili della casa. Senza mai colpirla. A quel punto la fuga in un’altra stanza, la chiamata al numero d’emergenza e l’intervento delle forze dell’ordine. I militari dopo una breve colluttazione sono riusciti ad ammanettare il 46enne e ad arrestarlo, portandolo nel carcere di Caltagirone. La sua vittima ha raccontato ai carabinieri i maltrattamenti subiti a partire da maggio 2003.