Giusti i controlli sui redditi degli ex Pip di Palermo. Tutto in regola con gli altri precari della Sicilia?

E’ SEMPLICEMENTE INCREDIBILE CHE SOGGETTI BENESTANTI ABBIANO RICEVUTO IL SUSSIDIO CHE SI DA’ A CHI NON HA NULLA. CHI HA EROGATO QUESTI SOLDI NON HA ALCUNA RESPONSABILITA’? TALI VERIFICHE VERRANNO ESTESE A TUTTO IL PRECARIATO?

Sia chiaro: gli 80 e passa ex Pip di Palermo, a quanto pare più che benestanti, che si pappavano l’indennità di 800 euro mensili non hanno scusanti. Resta da capire, però, perché i controlli, da parte delle autorità, sono stati effettuati solo su questa categoria di precari.

In questa brutta storia, a nostro modesto avviso, le domande sono due.

Prima domanda: come mai i controlli sui redditi degli ex Pip di Palermo sono stati effettuati solo ora?

Seconda domanda: i controlli effettuati sui redditi degli ex Pip sono stati estesi a tutti i precari delle pubbliche amministrazioni siciliane?

Sulla prima domanda ancora una precisazione. Se non ricordiamo male, al vertice del dipartimento Lavoro della Regione siciliana c’è la dottoressa Anna Rosa Corsello. Chiediamo e ci chiediamo: da quanto tempo questi 80 e passa ex Pip danarosi percepiscono l’indennità? E se questo dura da tempo, come mai tali controlli non sono stati disposti nel passato?

Alla fine, se ci riflettiamo chi, pur non avendone bisogno, ha approfittato del sussidio che dovrebbe andare ai più poveri, non ha commesso un bel gesto. Anzi.

Ma nemmeno chi ha erogato questi soldi – e ci riferiamo alla Pubblica amministrazione – ha operato bene. Anzi, se proprio la dobbiamo dire tutta, avrebbe dovuto essere la Pubblica amministrazione a verificare, nei tempi dovuti, che tale ingiustizia non si verificasse. Qualcuno – non sappiamo in quale branca della Pubblica amministrazione – sarà responsabile di quanto accaduto?

Qualche considerazione anche sulla seconda domanda. Giusto effettuare i controlli sui redditi degli ex Pip. Ma siamo così sicuri che tra i circa 80 mila precari delle Pubbliche amministrazioni della Sicilia non ci siano casi simili a quelli riscontrati tra gli ex Pip? Siamo sicuri – ad esempio – che nessuno tra questi circa 80 mila precari non ci sia nessuno che svolga, ad esempio, un secondo lavoro?

 


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