Il terzo prelievo dal fondo di riserva, la fibra ottica Enel in tutte le case, l’eliminazione del vincolo che ha impedito finora di aprire medie strutture commerciali in centro, la manutenzione di asili, mercato ittico e immobili Erp. Sono questi alcuni dei temi al centro delle ultime delibere della giunta Orlando affisse sull’albo pretorio.
Uno degli atti di maggiore peso è l’eliminazione del vincolo per le medie strutture di vendita in centro storico come supermercati o gallerie. Finora per questo genere di attività commerciali – da 201 a 1.500 metri quadrati nelle città sopra i 100mila abitanti – vigeva il divieto anche se la loro realizzazione era stata liberalizzata già all’inizio degli anni Duemila. Questo perché il regolamento urbanistico commerciale allegato al piano regolatore vigente non è mai stato aggiornato, tant’è vero che gli unici megastore presenti in una strada come via Roma sono la Rinascente e Lidl (ex Standa), in possesso di licenze antecedenti la liberalizzazione (e cioè valide ben prima del 31 dicembre 1999). E così in questi anni sono stati autorizzati solo negozi e botteghe.
Con questo atto la città si adegua a norme regionali di quindici anni fa e dà la possibilità a un imprenditore che voglia riqualificare l’esistente (non si tratta infatti di nuove costruzioni) di accorpare locali e aprire attività di media grandezza. Un settore in piena espansione se si considera che nel 2013 le richieste di apertura sono state 21 e tra il gennaio 2014 e il settembre di quest’anno sono state 75, al ritmo medio di 25 l’anno. «Al Suap – si legge nella delibera – arrivano richieste sempre più frequenti non solo da parte di operatori commerciali locali ma anche di prestigiosi brand nazionali e internazionali». Non c’è nulla di definitivo, comunque: l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale.
«Apprezziamo lo spirito di questa delibera – commenta il presidente di Confimprese Giovanni Felice – ma, anche se si creeranno le premesse per nuove attività commerciali, con l’attuale assetto viario i clienti non verranno lo stesso. Non ci sono le condizioni né di accesso né di sosta. I dati enfatici sui pass venduti per la Ztl lasciano il tempo che trovano: a fronte di 20mila pass giornalieri venduti finora, un centro commerciale come il Forum fa 700mila presenze al mese. Un provvedimento del genere non aiuta la crescita – conclude Felice – se il bacino di utenza è questo».
L’esecutivo cittadino ha approvato diversi progetti di manutenzione. Grazie a una spesa di 1,37 milioni (fondi Pac) ci saranno più posti negli asili nido Santangelo, Topolino, Pellicano, Aquilone, Morvillo e Papavero. I soldi saranno spesi inoltre per l’adeguamento alle norme igienico-sanitarie, gli impianti elettrici e antincendio. Accesi due mutui con la Cassa depositi e prestiti: uno di 639mila euro per la manutenzione straordinaria del mercato ittico e uno di 966mila euro per la manutenzione e il pronto intervento su 1.018 immobili Erp sui 4.850 che fanno parte del patrimonio di Palazzo delle Aquile. Prelevati altri 190mila euro dal fondo di riserva sugli oltre due milioni ancora disponibili: 100mila euro per l’acquisto di piante e fiori e 90mila per iniziative culturali. A disposizione restano quindi 1,87 milioni.
Prosegue l’iter del Patto per il Sud da 13,4 miliardi, di cui 770 milioni per Palermo. Dopo la registrazione della delibera Cipe da parte della Corte dei Conti, la giunta dà incarico ai rispettivi uffici di avviare la fase progettuale (gli interventi sono una settantina) e di fare pressing sui diversi Rup per rispettare le scadenze. I primi 65 milioni vanno impegnati entro il 2017. Ridefinito, infine, l’assetto dell’ufficio stampa sulla scia del recente piano assunzioni. Regolarizzata la posizione dei giornalisti interni (cinque in tutto), in futuro l’ufficio stampa sarà composto da 17 unità: un capo ufficio stampa, due redattori coordinatori (figure nuove, attualmente assenti dall’organico comunale), otto redattori (e non più dieci come in passato) e sei fotografi. «Il processo prevede l’inserimento in organico di nuovi giornalisti, prima previa ricognizione delle professionalità interne e poi con eventuale procedura di mobilità esterna e concorso pubblico».
Il Comune, infine, ha dato il via libera all’Enel per la fibra ottica ma le ha imposto un severo disciplinare di regole per gli scavi. Com’è noto, la multinazionale ha deciso di entrare nel mercato della rete Internet domestica creando la società Enel Open Fiber e Palermo è fra le prime grandi città scelte dal Consiglio dei Ministri per diffondere la banda ultra larga a 100 mbits/s. «Enel Open Fiber porterà la fibra fino alle portinerie dei nostri condomini – spiega l’assessore all’Innovazione Gianfranco Rizzo – ma si tratta di un’operazione diversa dalla fibra Telecom che passa dai fili del telefono: Enel ovviamente non ha questa possibilità. Siccome questi scavi rischiavano di essere un po’ invasivi vista la situazione dei cantieri in città abbiamo scelto la strada di una precisa regolamentazione: per ogni singolo scavo Enel dovrà chiedere il permesso al Comune e non sarà libera di scavare come e quando vuole. La fibra arriverà in 95-100mila appartamenti, praticamente in tutta la città». Il Suap coordinerà i permessi e l’assegnazione delle aree di scavo, l’Enel in cambio promette cantieri lunghi non più di un giorno e poco invasivi. Le altre grandi città coinvolte sono Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Padova, Perugia e Venezia per un investimento di 4 miliardi.
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