Un fiume di persone disposte lungo i lati di via Etnea. Al centro della strada poco meno di duecento ciclisti che percorrono il basolato lavico verso Nord, accerchiati dai palazzi storici di Catania. A controllare tutto, dall’alto, l’Etna parzialmente imbiancata. Tanti particolari racchiusi in un singolo scatto: si tratta di quello realizzato dal fotografo catanese Fabrizio Villa, poco dopo la partenza della quarta tappa del Giro d’Italia. La corsa rosa partita da Catania per il suo primo appuntamento in Italia dopo la tre giorni in Israele. La foto del professionista, che ha scelto di condividerla su Facebook e Twitter, in poche ore ha fatto il giro del web diventando, a tutti gli effetti, lo scatto simbolo dell’edizione 101 della corsa a tappe. E per i più esperti i ricordi sono andati indietro nel tempo quando, sempre Villa, aveva fatto una foto simile in occasione della festa dedicata a Sant’Agata. Una correlazione che, com’era immaginabile, non è sfuggita nemmeno al diretto interessato.
«Ho sempre cercato di raccontare gli eventi in un certo modo e in questa foto ho provato a racchiudere quanti più elementi possibili. Ecco perché ho scelto quella prospettiva dall’alto», racconta a MeridioNews. Nato a Catania 53 anni fa, ha iniziato nel 1988 con il quotidiano La Sicilia, dando il via a una carriera che l’ha portato a diventare giornalista professionista e collaboratore delle principali agenzie di stampa internazionale. «Devo ammettere che non avevo preventivato quella foto, per il semplice fatto che non potevo sapere cosa sarebbe accaduto alla partenza. Stavo osservando la scena dal basso e ho deciso di salire nei locali del museo Diocesano per dare la giusta connotazione allo scatto». Il punto esatto è lo stesso utilizzato per Sant’Agata.
Villa, ormai da diverso tempo di casa a Roma, non ha dimenticato le sue radici. «Catania resta il mio punto di riferimento. Non riesco a farne a meno e, nei prossimi mesi, ve lo dico in anteprima, aprirò pure uno studio in città dedicato agli appassionati del ritratto». Dal fiume di via Etnea alla valle del Belice, teatro della quinta tappa del Giro prima del ritorno in provincia di Catania con l’inedita salita dell’Etna. Oggi i ciclisti hanno attraversato le zone colpite dal tragico sisma del 15 gennaio 1968, quando quattro paesi vennero rasi al suolo. Oltre a 300 morti e decine di migliaia gli sfollati.
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