L’arrivo di Milazzo mette le ali a Riccardo Stacchiotti, marchigiano della rumena Giotti Victoria. Bravo e opportunista nel riuscire a sfruttare al meglio il lavoro della Androni giocattoli-Sidermec e a battezzare la ruota giusta: quella del favorito di giornata Manuel Belletti. Forse partito troppo presto nello sprint fianco a fianco con il colombiano Juan Molano (UAE Emirates). Annullata la fuga il gruppo dei velocisti si era allungato in maniera sensibile ai meno dieci chilometri dal traguardo, grazie al lavoro e al ritmo imposto dall’Androni con Fausto Masnada, Matteo Montaguti e Mattia Cattaneo.
«Incredibile e sorprendente vincere una tappa così dura – spiega Stacchiotti al termine della tappa – Nella salita ho cercato di risparmiare le mie gambe perché non avevo delle buone sensazioni. Nell’ultimo chilometro i miei compagni mi hanno portato in testa al gruppo. Poi ho preso la ruota di Belletti e sono riuscito a batterlo».
Domani nella tappa Capo D’Orlando-Palermo per le ruote veloci ci dovrebbe comunque essere una nuova opportunità per la rivincita. L’attesa dei tifosi è tutta per i quattro siciliani in gara: Francesco Romano (Bardiani), Paolo Baccio (Colpack), Giovanni Visconti (Neri Sottoli) e Pierpaolo Ficara (Amore & Vita).
La giornata – L’ultima volta il Giro di Sicilia si era corso nel 1977. Allora a vincere era stato il grande Giuseppe Saronni. Il via, dopo una pausa di 42 anni, oggi alle 12.28 nella cornice di piazza Duomo, a Catania. Pronti via e ad attaccare è Krister Hagen (Riwal Readynez Cycling team). La fuga dopo qualche tentennamento entra al chilometro 15. Insieme ad Hagen ci sono altri quattro fuggitivi tra cui Dario Puccioni (Sangemi Treviagiani) e Isac Canton Serrano (Kometa Cycling team). Vincitore, quest’ultimo, del primo e unico gran premio di montagna, posizionato a colle San Rizzo a quota 466 metri. Nonostante i ripetuti errori alla fine della discesa, che conduce a Villafranca Tirrena, al comando rimane soltanto il norvegese Hagen, con un distacco dal gruppo principale poco superiore ai due minuti. In mezzo Puccioni, Davide Baldaccini (Team Colpack) e David Munoz (Coldeportes). Fuori dai giochi Serrano, caduto proprio in discesa. A 13 chilometri dall’arrivo il gruppo dei 123 corridori si ricompatta.
Seconda tappa – Domani partenza da Capo d’Orlando e arrivo a Palermo. Frazione molto lunga per un totale di 236 chilometri. Il primo gran premio della montagna è posizionato poco dopo quota 100 chilometri, nel territorio del Comune di Geraci Siculo. I corridori subito dopo passeranno da Petralia Soprana, punto più alto della corsa di domani. Passata la fase centrale, tutta in montagna, si tornerà in pianura. Finale con poche semi curve e nessun ostacolo particolare. L’ultimo tratto sarà lungo 600 metri con traguardo nella cornice del foro Umberto I. A meno di colpi di scena sarà una frazione riservata ai velocisti.
Arrivo – 1. Riccardo Stacchiotti (Giotti Victoria) 2. Manuel Belletti (Androni giocattoli-Sidermec) 3. Luca Pacioni (Neri sottoli) 4.Sergei Shilov (Gazprom) 5. Juan Molano (UAE) 6. Iuri Filosi (Delko Marseille) 7. Marco Tizza (Amore & Vita) 8. Vincenzo Albanese (Bardiani CSF) 9. Damiano Cima (Nippo- Vini Fantini) 10. Colin Joyce (Rally UHC).
Classifica generale – 1. Riccardo Stacchiotti (Giotti Victoria) 2. Manuel Belletti (Androni giocattoli-Sidermec) 3. Luca Pacioni (Neri sottoli) 4.Sergei Shilov (Gazprom) 5. Juan Molano (UAE) 6. Iuri Filosi (Delko Marseille) 7. Marco Tizza (Amore & Vita) 8. Vincenzo Albanese (Bardiani CSF) 9. Damiano Cima (Nippo- Vini Fantini) 10. Colin Joyce (Rally UHC).
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