Gesip, soluzione prima o dopo le elezioni?

Gesip di Palermo: l’unico elemento certo è che, su questa società – e sul futuro di oltre mille e 800 famiglie – è in corso una partita sporca. Le soluzioni prospettate, in questa vicenda, sono fumose. E, soprattutto, non si capisce se verranno adottate prima o dopo le elezioni politiche del 24 febbraio.

Fanno riflettere due comunicati diramati ieri dall’amministrazione comunale di Palermo. Dove di chiacchiere, in stile Governo regionale di Rosario Crocetta, ce ne sono tante, ma di fatti concreti, nemmeno l’ombra. Leggiamo insieme questi comunicati.

“L’Amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco Leoluca Orlando e dagli assessori Cesare Cesare Lapiana e Luciano Abbonato, in questi giorni, ha avuto diversi contatti con il Governo nazionale per analizzare le soluzioni alla vicenda della Gesip, sia sotto il profilo della normativa sulla Funzione Pubblica, per la mobilità orizzontale dei lavoratori fra le società partecipate, sia sotto il profilo dello Sviluppo Economico”.

”Stamattina (ieri mattina per chi legge ndr) il Sindaco e l’assessore Abbonato hanno incontrato i vertici del Ministero del Lavoro e Orlando ha anche avuto un lungo colloqui con il Ministro Elsa Fornero. Oggetto del confronto è stato lo studio di soluzioni che permettano la garanzia del reddito per i lavoratori e i servizi alla città. Sono state ipotizzate alcune soluzioni per la verifica delle quali si è convenuto di organizzare un nuovo incontro a Roma la prossima settimana, con il coinvolgimento di tutti gli enti coinvolti, quindi anche della Regione e dell’Inps. Di tale percorso, Orlando ha parlato oggi stesso (ieri per chi legge ndr) con il Presidente della Regione, On.le Rosario Crocetta, che confermando la propria massima disponibilità a collaborare per la soluzione del problema ha assicurato la presenza a Roma del Governo regionale in un futuro incontro”.

“Il Sindaco – conclude la nota diramata dall’amministrazione comunale di Palermo – incontrerà i sindacati della Gesip lunedì prossimo, per illustrare i contenuti degli incontri avuti a Roma e per concordare insieme le migliori forme di coinvolgimento delle stesse organizzazioni sindacali in questa fase nazionale della trattativa”.

Come si può notare, siamo davanti all’aria fritta allo stato puro. Orlando è Sindaco di Palermo da nove mesi. Crocetta è in carica da tre mesi. I due, sulla vicenda Gesip, si sono incontrati non sappiamo più quante volte. Producendo, lo ripetiamo ancora una volta, solo chiacchiere.

Il fatto che Orlando abbia incontrato la Ministro Fornero, specializzata in ‘macelleria sociale’, dovrebbe fare preoccupare gli operai della Gesip e non rassicurarli. Perché dal Governo Monti, per i lavoratori in generale e per la Sicilia in particolare, in oltre un anno di gestione del nostro Paese, non è mai arrivato nulla di buono. Anzi, per essere precisi, sono arrivati solo guai.

La verità è che il Sindaco Orlando, il Governo Crocetta e il Governo nazionale si ‘annacano’ la vicenda della Gesip da mesi. Con il risultato che, fino ad oggi, lo ripetiamo ancora una volta, hanno prodotto solo chiacchiere.

C’è poi un altro comunicato del Comune di Palermo. Leggiamo insieme anche questo.

“Mentre l’Amministrazione comunale è impegnata, in sintonia col Ministero del lavoro, l’Inps e la Regione, per dare una risposta alla legittima esigenza di servizi da parte della città e offrire garanzia del reddito ai lavoratori, è ormai chiaro che in questi mesi l’ex liquidatore ha giocato una partita personale, volta ad intorbidire le acque e nel tentativo di procrastinare il più possibile la propria uscita di scena”.

”Se questo sia avvenuto anche per proseguire e coprire illegalità – prosegue la nota del Comune di Palermo – sprechi e favoritismi che hanno caratterizzato la gestione della Gesip, sarà compito di altri organi, cui il nuovo liquidatore dott. Giuseppe Caiozzo dovrà inviare – questo il suo primo compito – una dettagliata relazione sulla gestione dell’ex liquidatore, stigmatizzata anche da parte dell’Organo di controllo”.

”Se risultasse vero che oggi l’ex liquidatore ha aizzato i lavoratori a compiere atti violenti – prosegue il comunicato del Comune – sarebbe una ulteriore conferma della necessità ed urgenza della sua rimozione. E’ un comportamento, tanto quello dell’ex liquidatore quanto quello di un piccolo gruppetto di lavoratori, che rende urgente l’intervento delle forze dell’ordine e della Magistratura per il ripristino della legalità e perché i responsabili rispondano dei propri atti. L’Amministrazione, dal canto suo valuterà, ai sensi della legge, la compatibilità con l’eventuale impiego in servizi comunali di quanti si rendessero attori di violenza e di reati”.

Da questo secondo comunicato si desumono due cose. In primo luogo, una sorta di guerra per bande. In secondo luogo, la ricerca di capri espiatori.

L’unico dato che a noi sembra certo è che, tra Governo nazionale, Governo regionale, Comune di Palermo e Inps una soluzione avrebbe già dovuto essere trovata. Da tempo. Invece la soluzione ancora non c’è. E, con rispetto parlando, non abbiamo ancora capito se tale soluzione arriverà prima o dopo le elezioni. Questo punto non ci sembra secondario. Anzi.

 


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