È un giallo dal finale al cardiopalma, quello che aleggia intorno allo stato di attuazione del Piano di utilizzo dei 2 miliardi stanziati dallUnione europea in Sicilia per il settennio 2007/2013. A oggi non si conosce, per esempio, la disponibilità di somme residue sullAsse II Occupabilità del Piano operativo (Po) Fondo sociale europeo (Fse) Sicilia. La dotazione iniziale si attestava intorno a 1 miliardo e settantasette milioni di euro. Ma, durante la gestione LAC (Lombardo, Albert, Centorrino), Albert ha attivato risorse per un importo nettamente maggiore.
Una magia? Forse il gioco delle tre carte richiamato dal nostro giornale in un precedente articolo? La cifra è da overbooking, ma Albert aveva le spalle coperte per farlo. Un tecnico potente al punto da rispondere a politici pidiessini del calibro di Bersani e Fassino e, in Sicilia, ai vari Genovese, Papania, Cardinale, Rinaldi, Gucciardi, etc…
Ripetiamo la cifra è da sballo, trattandosi di oltre 1 miliardo e settecento milioni di euro. Dallesame della situazione sullo stato di attuazione del Piano operativo Fse Sicilia 2007/2013 al 30 settembre 2011 emerge proprio il maggiore importo. Dopo quella data non si hanno più aggiornamenti.
Una sorta di “segreto di Stato”, i conti del Fse. Del resto, come si sarebbero potute allocare risorse per circa 900 milioni di euro, solo per lAvviso 20/2011, se la dotazione complessiva ammontava a poco più di 1 miliardo? Ricordiamo che prima dellarrivo di Ludovico Albert e Mario Centorrino, lamministrazione regionale aveva già emanato le graduatorie provvisorie dei progetti finanziati a valere su tre avvisi pubblici: 6, 7 e 8 che avrebbero impegnato oltre duecento milioni di euro. Salvatosi solamente lAvviso sugli antichi mestieri, gli altri sono stati revocati per rastrellare le risorse necessarie a coprire la prima annualità dellAvviso 20/2011.
Proprio così. Perché – altro giallo – nel 2012 i capitoli di spesa dellasse Occupabilità del Fse sono stati riportati per memoria nel bilancio regionale (stessa cosa, ad oggi nel bozzone di bilancio). Ciò ha significato la mancanza di risorse di competenza per avviare il mega piano triennale, tanto chiacchierato e oggetto di attenzioni a tutti i livelli. Una scelta politico-amministrativa, quella del trio LAC, di strutturare l’Avviso 20/2011, che è passata al vaglio delle autorità di controllo e per la quale si attendono determinazioni, anche dallautorità antifrode dellUnione Europea.
Quello che conta oggi è capire qual è il quadro delle disponibilità. Peraltro, con la riprogrammazione dei fondi comunitari è venuto meno il cofinanziamento da parte dello Stato italiano (Patto di stabilità) e una consistente cifra (450 milioni) è stata spostata al Ministero della Coesione territoriale. Tale somma è servita al ministro Fabrizio Barca a finanziare il cosiddetto Piano giovani, uno strumento straordinario per il rilancio del lavoro in Sicilia. Almeno sulla carta. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Raimondi, responsabile regionale Uil scuola per la formazione professionale, il quale ci ha dipinto un quadro veritiero della crisi occupazionale nel settore della formazione professionale.
In atto – ci dice Raimondi – abbiamo sul piano occupazionale 568 lavoratori raggiunti da lettera di recesso. Si tratta di lavoratori licenziati da Enti come Ancol Sicilia, Aram, Anfe regionale e Cefop in amministrazione straordinaria. Altri 447 lavoratori sono a rischio di perdita del lavoro.
Chiara, al riguardo, la posizione della Uil scuola sullargomento. Due le richieste al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per superare la crisi di settore: costituzione del tavolo permanente per la gestione degli esuberi e attivazione del Piano straordinario per il lavoro in Sicilia.
Si tratta di 452 milioni di euro – precisa Raimondi – somme liberate dalla riprogrammazione dei fondi comunitari Po Fse Sicilia 2007/2013 e destinati al Piano Barca di azione e coesione allinterno del quale è contenuto tale piano straordinario.
Secondo il sindacalista, sarà possibile puntare al rafforzamento della formazione professionale in Sicilia con lobiettivo di riqualificare il personale docente, tecnico e amministrativo. Il piano prevede la costituzione e gestione di un apposito Fondo attraverso cui favorire e gestire processi di esodo del personale. Raimondi rafforza il concetto precisando che la prospettiva che ci auguriamo è quella di ricollocare i lavoratori falcidiati, tutti o in parte, dalle scelte operate dal Governo Lombardo. Questo tentativo va assolutamente fatto.?
Stamattina a Catania si è sviluppato un incendio in un'abitazione al piano terra di uno…
Furto con spaccata all'alba di stamane a Palermo, in via Ruggero Settimo. I ladri hanno preso di mira…
Una bambina di 11 anni è stata salvata al largo di Lampedusa: sarebbe l'unica sopravvissuta…
La corte d'assise d'appello di Firenze ha condannato Alessandro Panella e Luigi Zabara, accusati di…
Avrebbe solo cercato di difendere la nonna che chiedeva aiuto perché un uomo avrebbe voluto…
Ha puntato una pistola giocattolo alla tempia del sindaco. È stato identificato e denunciato alla…