Il movimento, questa volta, non si affidera' ai governi. "non moleremo la piazza fino a quando non otterremo i risultati. In primo luogo, a casa tutti i parlamentari nazionali con alle spalle due legislature in su". La richiesta di referendum popolare sull'euro
Forconi: inizia il conto alla rovescia, tra 8 giorni al via la ‘Rivoluzione’
IL MOVIMENTO, QUESTA VOLTA, NON SI AFFIDERA’ AI GOVERNI. “NON MOLEREMO LA PIAZZA FINO A QUANDO NON OTTERREMO I RISULTATI. IN PRIMO LUOGO, A CASA TUTTI I PARLAMENTARI NAZIONALI CON ALLE SPALLE DUE LEGISLATURE IN SU”. LA RICHIESTA DI REFERENDUM POPOLARE SULL’EURO
Da oggi inizia il conto alla rovescia. Mancano otto giorni all’inizio della rivolta popolare dei Forconi.
Sarà un dicembre lungo. Questa volta il Movimento non si fiderà – come fatto nel gennaio del 2012 – dei vari Governo nazionali e regionali.
A Roma come nelle altre Regioni italiane – la rivolta, questa volta, sarà nazionale e abbraccerà molte aree del Nord e le Regioni del Sud – si tratterà direttamente con i Governi. E i Forconi non molleranno se non otterranno risultati. Con l’impegno di ritornare in piazza, in massa, se gli impegni che i Governi non verranno rispettati.
Uno dei primi obiettivi che i Forconi si impegnano a raggiungere è la celebrazione di un referendum sull’euro.
“Dovranno essere i cittadini italiani – dicono i Forconi – a decidere se restare o meno nell’euro”.
Un altro obiettivo che i Forconi puntano a realizzare è il rapporto con i giovani. “Ai giovani diciamo che noi lottiamo anche per loro. Ci debbono aiutare a mandare a casa questa classe politica che ha fallito”.
Insomma, come negli anni ’70 del secolo passato, “studenti e operai uniti nella lotta”.
Man mano che la protesta andrà avanti i Forcomi contano di far conoscere le proposte rispetto ai tanti temi della società. Ci saranno proposte comuni, che riguardano l’Italia (per esempio, un massimo di due legislature per chi siede nel Parlamento nazionale, Camera dei deputati e Senato della Repubblica: chi ha più di due legislature dovrà andare a casa). E ci saranno anche proposte che si articoleranno Regione per Regione.