Partita la raccolta di fondi delle organizzazioni umanitarie
Aiuto all’Asia via Internet: ecco come finanziare i soccorsi
Una mappa dei siti dove conoscere gli interventi. Commissioni azzerate per chi versa sui conti correnti
I bonifici bancari destinati all’Unicef vanno indirizzati così:
BANCA INTESA
FIL. 4823
ROMA S. SUSANNA
C/C NR. 008940000231
ABI 03069
CAB 05063
CIN J
CAUSALE EMERGENZA: MAREMOTO ASIA
www.unicef.it
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Per gli utenti di telefonia mobile italiani: basta un sms al numero unico 48580 per donare 1 euro ai Paesi colpiti dal maremoto.
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Aiuto, e poi acqua, pastiglie di disinfettante, cibo, tende e purtroppo sacchi per i cadaveri. E’ un elenco minimo di cose che è necessario fare avere subito alle popolazioni del sud est asiatico vittime del maremoto, per le quali però servono soldi, tanti, e disponibili immediatamente. Le organizzazioni umanitarie mondiali si sono già mobilitate per distribuire ciò che avevano a disposizione, ora parte però la campagna per la raccolta di fondi. Ecco un elenco, che non pretende di essere esaustivo, di alcune delle principali associazioni con filiali italiane, alle quali è possibile inviare donazioni via Internet.
Onu. L’Onu e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno lanciato ieri una previsione allarmante, secondo la quale, se gli aiuti non arriveranno subito, il numero dei morti potrà raddoppiare in breve tempo a causa di epidemie. Tra le sezioni dell’Onu che hanno già avviato raccolte di fondi ci sono il World Food Program, che combatte la fame nel mondo e l’Unicef. Sul sito della sezione italiana c’è la descrizione dei primi interventi fatti e da fare.
Medici senza frontiere. Gli operatori di Medici senza frontiere sono riusciti a raggiungere una delle zone più devastate e, purtroppo tormentate, tra quelle colpite del territorio, l’area di Aceh nel nord di Sumatra. E’ già stata allestita una clinica in un campo di sfollati.
www.msf.it
www.medicisenzafrontiere.com
Croce rossa italiana. La Croce rossa italiana, in collaborazione con la Mezzaluna rossa, ha lanciato un primo appello per raccogliere 5 milioni di euro, con l’obiettivo di assistere i circa 500.000 sinistrati e di sostenere le operazioni di soccorso nello Sri Lanka, nell’India, nell’Indonesia, nella Malaysia, nella Thailandia e in altri Paesi della regione.
Caritas. Si appoggia alla rete capillare delle comunità cristiane la Caritas, che afferma: «La situazione è gravissima. C’è bisogno della solidarietà di tutta la comunità internazionale. Anche perché una tragedia di così vaste proporzioni non si era mai verificata. Neanche in zone come queste, non nuove a devastanti cicloni e terremoti». Per adesso tutte le chiese e gli istituti religiosi sono aperti per offrire riparo agli sfollati, ma sono necessarie molte altre cose.
Emergency. Un team di Emergency è in partenza per lo Sri Lanka, dopo un contatto avuto con l’Ambasciata dello Sri Lanka in Italia, che ha segnalato alcune priorità, alle quali l’organizzazione cercherà di far fronte nel più breve tempo possibile. «Abbiamo deciso di focalizzare il nostro intervento in favore della popolazione dello Sri Lanka non solo perché è una delle zone maggiormente colpite dal maremoto – dichiara Teresa Sarti, presidente di Emergency – ma anche perché questa catastrofe ha portato alla superficie molte mine antiuomo, che giacevano sepolte in quest’area dove sono ancora attivi focolai di guerra”.
Islamic Relief. Ir, Islamic Relief, organizzazione internazionale umanitaria e per lo sviluppo, fondata in Inghilterra nel 1984 da un medico, il dott. Hany El Banna, ha lanciato una campagna di raccolta fondi anche nel nostro paese. Il loro sito è in italiano e si possono avere notizie sui programmi di intervento.
ActionAid. ActionAid International opera da circa trent’anni in India e in queste ore i suoi operatori sul posto coordinano gruppi di volontari e due team di specialisti, che hanno organizzato unità mediche mobili nelle zone colpite. Sono stati disposti campi di accoglienza nelle aree rurali per le donne, i bambini (che costituiscono un terzo delle vittime) e i disabili.
Banca Etica. Banca Etica ha deciso di azzerare le commissioni sui bonifici effettuati in contanti presso le sue filiali o con addebito in conto, a favore delle organizzazioni che hanno aperto una sottoscrizione presso questo istituto di credito. Le organizzazioni socie di Banca Etica titolari di conti correnti per fare fronte all’emergenza umanitaria nei paesi del Sudest asiatico colpiti sono: Medici senza frontiere (c/c 115000 abi 05018 cab 12100), Caritas Italiana (c/c 11113 abi 05018 cab 12100 ), Unicef (c/c 505010 abi 05018 cab 12100), Save the children (c/c 114442 abi 05018 cab 03200) e Mani Tese ( c/c 40 abi 05018 cab 03200), ActionAid ( c/c 000031902224 abi 07601 cab 01600).