Sono partiti i primi inviti a comparire per alcune degli indagati nell’inchiesta della Procura di Palermo sulle firme false per la lista del M5s alle comunali del 2012. Secondo indiscrezioni una serie di indagati avrebbero concordato con i pm la data dell’interrogatorio prima ancora dell’invito a comparire. L’atto rappresenta anche l’avviso di garanzia per il reato previsto dal testo unico sugli enti locali. Un reato per cui è ritenuto responsabile davanti alla legge non solo chi compie materialmente il dolo, ma anche chi ne beneficia. I pm che si occupano del caso, Dino Petralia e Claudia Ferrari, nei giorni scorsi avevano sentito Fabio D’Anna e Giuseppe Marchese, due ex attivisti che militavano nel Movimento all’epoca in cui si sono svolti i fatti.
Le loro testimonianze si aggiungono a quelle di Claudia La Rocca, deputata regionale che da qualche giorno collabora con i magistrati e di altri due attivisti. La Rocca, così come il collega Giorgio Ciaccio, si è poi autosospesa. Soluzione questa raccomandata dai vertici del M5S e dallo stesso Beppe Grillo. E verso la sospensione vanno anche gli altri esponenti coinvolti nell’inchiesta, così come sta accadendo a Bologna, dove si è verificato un caso pressoché analogo. Gli interrogatori sono fissati a partire dalla fine della settimana. Gli indagati sarebbero una decina. Tra loro deputati nazionali come Riccardo Nuti e Claudia Mannino, i parlamentari regionali Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca, gli attivisti Samanta Busalacchi, Giuseppe Ippolito, Stefano Paradiso e l’avvocato Francesco Menallo, il cancelliere del tribunale Giovanni Scarpello e un decimo esponente che avrebbe avuto un ruolo minore nella vicenda.
Intanto Samanta Busalacchi non è più una collaboratrice del gruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars. La donna era entrata nello staff chiamata dal deputato regionale Giorgio Ciaccio, anche lui indagato nell’inchiesta. Quest’ultimo si è auto-sospeso nei giorni scorsi dal movimento, rispondendo così all’invito lanciato dal blog mdi Beppe Grillo per tutelare l’immagine del M5s e rivolto a chi avesse ricevuto avvisi di garanzia.
Busalacchi è un’attivista della prima ora del meet-up di Palermo. Proprio la donna fu accusata dall’attivista Vincenzo Pintagro, assieme alla deputata Claudia Mannino, anche lei indagata, di avere partecipato quattro anni fa alla ricopiatura delle firme a sostegno dei candidati alle elezioni comunali del 2012. Busalacchi ha presentato la propria candidatura alle comunarie, non ancora celebrate, per la scelta dei candidati alle comunali di Palermo della primavera prossima.
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