Sciopero unitario di due ore a fine turno. Anche lo stabilimento Fincantieri di Palermo si ferma in solidarietà per la morte di Salvatore Lombardo, l’operaio di 43 anni precipitato ieri da un’impalcatura nel bacino di carenaggio di Sestri Ponente, a Genova, mentre stava lavorando su una nave in costruzione. In linea con quanto programmato negli altri cantieri navali italiani, l’Rsu dello stabilimento ha proclamato stamattina l’astensione di due ore alla fine di ogni turno.
«In Fincantieri questo è l’ennesimo incidente legato alla filiera degli appalti, settore su cui bisogna intervenire alzando il livello di controllo e di formazione – dichiara il segretario provinciale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti – È in corso una strage che non solo non accenna a fermarsi ma che va avanti nel silenzio generale come se a perdere la vita fossero robot e non uomini e donne».
«È urgente più che mai, sul tema della sicurezza nei posti di lavoro, una vigilanza seria, una campagna di verifica da parte degli organi di controllo su tutto il territorio. Viceversa questa strage non avrà mai fine. Non è possibile che l’unico presidio veramente attivo e attento all’interno dei luoghi di lavoro sia l’attività svolta dai responsabili dei lavoratori per la sicurezza e dalle Rsu. Questo non basta. Un Paese serio deve mettere in campo tutte le sue forze ed avere una strategia per la sicurezza».
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