Migliaia di persone hanno sfilato oggi lungo le strade di termini imerese. Non solo i dipendenti della fiat, che da quattro anni attendono una prospettiva di rilancio del sito industriale abbandonato da lingotto. Tanta gente comune, tanti sindaci del comprensorio, e pure i rappresentanti della chiesa.
Fiat Termini Imerese, una grande manifestazione contro il silenzio delle istituzioni
Migliaia di persone hanno sfilato oggi lungo le strade di Termini Imerese. Non solo i dipendenti della Fiat, che da quattro anni attendono una prospettiva di rilancio del sito industriale abbandonato da Lingotto. Tanta gente comune, tanti Sindaci del comprensorio, e pure i rappresentanti della Chiesa.
Chiedono a gran voce, alle istituzioni regionali e nazionali, di non condannare alla fame un territorio già stremato dalla disoccupazione dall’emigrazione giovanile.
“Quattro anni senza una soluzione sono un tempo lunghissimo, le istituzioni devono rendersene conto e cambiare rotta e passo dando risposte ai lavoratori della Fiat e dell’indotto e a tutto il territorio di Termini Imerese”, dicono Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia e Maurizio Cala’, segretario della Camera del Lavoro di Palermo che hanno partecipato oggi alla manifestazione di Termini Imerese. “L’ipotesi di reindustrializzazione- aggiungono- e’ evidentemente fallita, i tavoli fin qui aperti non hanno prodotto nulla: quindi bisogna ripartire dall’inizio, aprendo il confronto a palazzo Chigi, coinvolgendo Fiat, azienda che ha avuto tanto dall’Italia, e cercando per la fabbrica siciliana una missione produttiva nell’ambito dell’auto”.
Per Pagliaro e Cala’ “di questa vertenza si e’ detto che era emblematica della possibilita’ di rilanciare una politica industriale per il Mezzogiorno, ma finora essa puo’ essere considerata la prova che questo tipo di iniziativa da parte delle istituzioni non c’e’ stata e non c’e’.
“Ci aspettiamo che chi puo’ dare soluzioni a questo territorio lo faccia”. Cosi’ si è espresso l’arciprete di Termini Imerese, Francesco Anfuso, anche lui tra la gente di Termini. “Chi ha avuto il mandato dal popolo faccia qualcosa, chi ha avuto il dono di fare politica faccia qualcosa non solo per Termini Imerese, ma per tutta la Sicilia. Sul mondo del lavoro sono calate le tenebre – aggiunge -. Gli operai sono rimasti senza nulla in mano”.