Fermiamo le stragi di tutto il mondo

OBAMA PUO’ ANCHE SBAGLIARE, MA E’ L’UNICO CAPO DI STATO CHE CERCA CONCRETAMENTE DI FERMARE, IN IRAQ, I GENOCIDI. A COMINCIARE DA QUELLO DEI CRISTIANI. NON LASCIAMOLO SOLO. E L’ONU, FINALMENTE, FACCIA IL PROPRIO DOVERE!

di Giuseppe Scianò

Gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU auspicano che le ragioni della PACE trionfino dalla STRISCIA DI GAZA a tutto il “vicino”, medio e lontano ORIENTE.

Esprimono, altresì, apprezzamento per i Capi di Stato che, come il Presiedente Usa, BARACK OBAMA, stanno cercando, seriamente e coraggiosamente, di fermare STRAGI e GENOCIDI, semplicemente ORRENDI, tuttora in corso. Si pensi alla tragedia degli YAZIDI.

Non mancano e sono scandalosamente molto numerose le VITTIME CRISTIANE.

E ciò rende più grave il fatto che, soprattutto in Italia ed anche in Sicilia – (ma, in genere, in quasi tutti i Paesi democratici dell’OCCIDENTE) – di queste ultime vittime se ne parti troppo poco.

Anche perché, da qualche decennio a questa parte, è diventato “politicamente corretto” non disturbare la “egemonia culturale”, politica e finanziaria dei FONDAMENTALISTI ISLAMICI, che si sta, a poco a poco, consolidando, soprattutto in Europa.

Nessuno vuole dimenticarne gli errori, ma sarebbe doveroso ed urgente che OBAMA non venisse lasciato solo. E sarebbe necessario che soprattutto l’ONU si facesse viva con iniziative adeguate, rivalutando, così, anche il proprio ruolo istituzionale.

In un quadro tanto drammatico, l’FNS “Sicilia Indipendente” ritiene doveroso ribadire con chiarezza la propria avversione all’installazione del MUOS (nonché di qualsiasi altra struttura destinata a finalità belliche).

A prescindere dal pericolo di danni alla salute dei Cittadini Siciliani o all’ambiente, il MUOS ed altre eventuali strutture comprometterebbero il RUOLO della SICILIA stessa. Che dovrà essere un RUOLO di promozione di Pace, di Collaborazione e di Amicizia fra i Popoli del Mediterraneo e fra i Popoli dei Continenti che qui convergono, e non soltanto per motivi geografici.